Grano tenero, l'ascesa continua
Italia Nell’arco di un mese le quotazioni sono aumentate di un 10% e anche l'ultima settimana ha fatto registrato incrementi di 3-5 euro con allineamento dei prezzi arrivo sulle piazze del Nord. La tendenza resta rialzista con limitato livello di scambi anche per minore offerta in attesa di capire quando si raggiungerà l’equilibrio. Il balzo dei rimpiazzi comunitari ed esteri ha influenzato tutte le classi, dai grani di forza fino ai “misti” che risentono del supporto dalla domanda zootecnica. Il rischio “pandemico” del calo della domanda ne ha in parte attutito gli effetti. Il tipo Bologna vale sui 232-238 €/t reso destino con i panificabili superiori sui 216-225 €/t e i “misti” sui 213-220 €/t. Comunitari in aumento di un 4 €/t. “Spring” esteri in lieve calo.
Grano duro, corsa senza freni
ItaliaNon rallenta la tendenza rialzista con rincari tra i 2 e i 5 euro/t che hanno l’effetto di congelare l’offerta di prodotto anche se al momento la domanda non è pressante. La disponibilità di prodotto nazionale è ben presente ma la necessità di compensare il deficit di campagna con prodotto comunitario ed estero porta sulle nostre Borse instabilità e incertezza. Le prospettive in regime di pandemia restano comunque buone con il consumo domestico a compensare i cali nell’Horeca. A breve le prime stime sulle semine che sono attese eccedere le superfici 2019. Il “Fino” Centro quota oltre 295 €/t (+3) su Bologna e 307 €/t (+2) su Milano con Foggia a ridosso dei 300 €/t (+5); mercantili a sconto di 10-20 €/t rispetto la Fino.
Mais, sfiorati i 200 €/t
ItaliaNonostante lo scenario commerciale resti molto in agitazione a causa di potenziali inadempienze nell’esecuzione dei contratti esteri, le quotazioni su Bologna (+3 €/t) e Milano (+11 €/t) si allineano sui valori del nazionale franco arrivo. La pressione della domanda mangimistica si conferma mentre rallenta l’offerta con prospettive a breve termine di tenuta dei prezzi. Il mais “con caratteristiche” reso Nord sui 193-198 €/t e il “generico” sui 189-195 €/t.
Cereali foraggieri e oleaginose spinti dal mais
ItaliaCereali foraggieri: non muta l’effetto supportivo dal mais per i cereali zootecnici che registrano ulteriori aumenti sia per gli orzi che toccano i 185-189 €/t (+5) che per il tenero quotato tra i 208 e i 225 euro/t (+5); il sorgo bianco sui 184-188 €/t (+4). Oleaginose: resta l’incertezza sulle semine in Sudamerica e la costante domanda mondiale, con la soia nazionale che si consolida su livelli che per la nazionale arrivo Ager/Granaria sui 400-405 €/t con l’estera a premio di 4-7 €/t.