Grano tenero, verso l'alto
I riflessi dei raccolti europei e internazionali si aggiungono al progressivo ritorno della domanda con effetti rafforzativi sulle quotazioni. A livello di scambi il mercato non fa registrare picchi anche se la qualità 2020, che non è comparabile come proteina al 2019 (calo di 1-2%), trova facile compensazione dalle origini Ue ed extra Ue. I molini restano selettivi nell’acquisto alla ricerca dei lotti più idonei sia sul pronto che sul primo semestre di campagna; ormai al termine i ritiri delle quote rimandate a futuro causa “covid”. I prezzi del tenero di forza “tipo Bologna” reso destino sfiorano i 220 €/t, con i panificabili superiori sui 200 €/t e i “misti” a 195-196 €/t; le origini Comunitarie in aumento mentre sono stabili gli esteri area dollaro.
Grano duro, valori verso la norma
Continua il riadeguamento delle quotazioni dopo l’impennata di apertura, ora riconducibile più a speculazione locale che a reale cambiamento degli equilibri (in volume) Italia; restano rese/ha e qualità inferiore al 2019, ma come dati si confermerebbero quelli di inizio Giugno con raccolto nazionale sui 3,7-3,8 mio/t. Attività di scambio comunque ben presente con i molini all’acquisto e una disponibilità di prodotto “any origin” che al momento si mantiene equilibrata a soddisfare le richieste del settore alimentare. In settimana il “Fino” Centro cede ulteriori 10 €/t e si riporta sui 300 €/t reso Ager con Foggia a 315-320 €/t (-3) arrivo; mercantile a sconto di un 8-20 €/t con Comunitari ed esteri “milling” ben tenuti.
Mais sempre più in alto
Sulle piazze si respirano al contempo la supportiva (in prezzo) carenza di prodotto nazionale e la prospettiva (ribassista) di ampi raccolti Europa/Estero. Quotando il “pronto” la tendenza che si registra sulle Borse del Nord è di un ulteriore incremento di 2 €/t su Bologna con Milano “invariato”. Scambi di nazionale ridotti e principale attività da origini Ue o dai porti; domanda zootecnica senza acuti e ritenzione dell’offerta. Il mais “con caratteristiche” sui 192 €/t con il “generico” a 187-88 €/t; origini Comunitarie ed estere 2019 rispettivamente +1 €/t e + 3 €/t.
Cereali foraggieri e oleaginose, giù la soia estera
Cereali foraggeri: il raccolto nazionale di orzo si conferma abbondante e “medio-pesante”; discreta offerta di tenero locale. Domanda a rilento e quotazioni fragili con gli orzi a 160 €/t (-1) reso Nord, i teneri a 180 €/t e il sorgo “nominale” a 190 €/t. Oleaginose: la soia nazionale resta “NQ” senza scambi. L’estera cala di 4-7 €/t sia per mercato debole che per effetto cambio quotando arrivo un 355-360 €/t.