Grano tenero, continua la flessione
Italia
Non si attenua il momento depressivo su tutte le piazze italiane anche se domanda e offerta hanno differenti opinioni sul breve termine. L’arrivo (in ritardo) delle piogge al Nord non avrebbe risolto il rischio di basse rese/ha, con crescente incertezza sulla qualità. Scambi molto ridotti sul pronto causa la lenta ripresa dei consumi Horeca “post covid-19”; maggiore interesse dei molini per il nuovo raccolto (luglio-dicembre). Offerta di nazionale e “any origin” ben presente con prezzi in calo di 1-2 €/t su tutte le classi e tipologie. I grani di forza “tipo Bologna” quotano attorno ai 218-220 €/t; i panificabili superiori scontano un 8-9 €/t con i “misti” a 205-210 €/t; Comunitari e “spring” invariti ma l’euro/dollaro è in repentino cambiamento.
Grano duro, stallo in attesa del nuovo raccolto
Italia
La settimana ha visto incertezza sia a causa delle molteplici stime sull’entità del raccolto 2020 (previsioni altalenanti tra i 3,7 e i 4,5 mio/t) che per l’andamento del mercato sul pronto che vede il sovrapporsi dell’offerta locale (vecchio e nuovo raccolto) agli arrivi, previsti da tempo, di duro “any origin”. Sarà cruciale il responso finale del nuovo raccolto sia in volume che in qualità (piogge al Nord e crescente rischio di fusariosi). Gli utilizzatori hanno adeguata copertura ma restano compratori per ogni tipologia; l’offerta si è fatta più attendista. Sulle borse, nell’imminenza dei primi dati certi, si registrano tutti “invariati”: da Nord a Sud un duro “Fino” vale sui 286-290 e al Sud un 302-310 €/t; Comunitari ed esteri poco offerti con valori nominali invariati.
Mais, listini invariati
Italia
La domanda non si riprende, con rumors di un calo dei consumi del settore zootecnico (minore produzione?) che, in aggiunta alla adeguata offerta “any-origin”, e alla perdurante stagnazione degli scambi, congela ogni cambio di tendenza. Le piogge al Nord (molto attese) alleviano la siccità del nuovo raccolto e sulle Borse i prezzi si consolidano ai livelli della scorsa settimana: il mais “con caratteristiche” sui 182-185 €/t e il “generico” a 179-180 €/t; origini comunitarie sempre “allineate” con le estere invariate nonostante l’euro in salita.
Cereali foraggeri e oleaginose, la caduta rallenta
Italia
Cereali foraggeri: la situazione di stasi di domanda (sul breve termine) e consumi (sul pronto) deprimono i mercati che si confermano nonostante la pochezza degli scambi: il grano cede 2 €/t e vale tra 197 €/t (Milano) e 208 €/t (Bologna), l’orzo pesante sui 171 €/t (-1 su Milano) con il sorgo a 186 €/t. Oleaginose: l’euro continua a salire e la soia mondiale è stabile: la nazionale vale 381-383 €/t con l’estera a 350-355 €/t (-5).