Grano tenero
Riapertura all’insegna dei rincari per tutte le classi. L’offerta si fa più cauta a fronte del ritorno della domanda che guarda al completamento delle coperture sul breve termine, con occhio all’intero ultimo semestre di campagna. Sempre più ridotta la disponibilità di grani nazionali “generici” e superiori; adeguata quella di grani di forza. L’ulteriore rafforzamento dell’euro rende più competitive le alternative estere con riduzione dello “spread” sui comunitari e nostrani. I grani di forza quotano arrivo tra i 234 €/t (+4) di Milano ed i 238 €/t (+3) di Bologna con i panificabili superiori ed i misti a sconto di un 2-3 €/t; comunitari panificabili sui 230 €/t (+3) e grani di forza a 241 €/t (+1) con gli “spring” a 268 €/t (-2) reso Ager Bologna.
Grano duro
Con la sola eccezione del cauto invariato di Milano (prima a quotare dopo le festività), sulle piazze si respira aria di ripresa con sensibile aumento dei prezzi in presenza di adeguata domanda sia per destinazioni locali che verso i porti. I detentori si arroccano per tutte le classi e qualità con il risultato di vedere la richiesta prevalere sull’offerta. Al Centro-Sud le maggiori variazioni con aumenti da 5 a 7 €/t per un prezzo del Fino oltre i 240 €/t (+7) arrivo; l’Ager Bologna quota il Fino tra i 234 ed i 238 €/t arrivo e Milano a 234 €/t reso destino; gli “slavati” tra i 210 ed i 227 €/t. Comunitari ed esteri più tenuti anche per le recenti aste del Nord Africa.
Mais
Continua la rincorsa del mais ai cereali a paglia, con la domanda zootecnica interessata ad incrementarne l’utilizzo nelle diete. Nonostante le ampie coperture dei mangimifici, la domanda prevale sull’offerta, soprattutto per l’origine locale, determinando aumenti sulle piazze del Nord sull’ordine dei 3-4 €/t. I prezzi di Milano (+3 €/t) restano superiori a Bologna (+3 €/t) per un mais “generico” reso Nord-Est a 184 €/t (su Milano 188 €/t) mentre il mais “con caratteristiche” vale su Bologna 186 €/t (Milano 190 €/t). Comunitari con caratteristiche a 188 €/t su Bologna e 192 €/t su Milano; Ucraino reso a 186-193 €/t.
Cereali foraggieri e oleaginose
Cereali foraggieri: come l’intero comparto granario si conta una domanda locale eccedente l’offerta di nazionale con riflessi rialzisti per gli orzi che vengono quotati sui 227-231 €/t (+3); i teneri, poco disponibile l’origine locale, seguono la tendenza del comparto cerealicolo con prezzi arrivo Bologna a 228 €/t (+2) e Milano 212 €/t; Oleaginose: la soia nazionale al Nord si allinea sui 346-350 €/t arrivo mentre l’estera (ben tenuta nei prezzi in $/t) favorita dal cambio €/$, si consolida su livelli tra i 348 €/t di Bologna ed i 357 €/t di Milano.