Pausa di riflessione per tenero e mais. Duro e soia ancora in salita

grano tenero
Dopo settimane di rincari, il frumento tenero sembra prendere una pausa di riflessione. A condizionare i listini l'incertezza sulla domanda futura causa pandemia. Frena anche il mais, condizionato proprio dai prezzi alti che fanno rallentare la domanda. Continua la corsa di soia e cereali foraggeri, in ripresa il duro

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Grano tenero, momento di riflessione

Italiagrano teneroA fronte dell’inversione globale dei prezzi, sulle nostre borse merci regna la cautela con quotazioni che dopo settimane di rincari si arrestano a sottolineare il momento di riflessione. In aggiunta ad un “Supply-Demand” ancora incerto a livello di origini e disponibilità, pesano sulla tendenza di mercato del grano tenero le ultime scelte di contenimento della pandemia, sia a livello locale (riflesso sui consumi interni) che Comunitario (export). Si percepisce maggiore preoccupazione per i grani di forza, che per i panificabili che conservano meglio livello di prezzi e richiesta. Il Bologna vale 232-238 €/t reso destino con i panificabili superiori sui 216-225 €/t e i “misti” sui 213-220 €/t; Comunitari “biscottieri” + 2 €/t, “spring” legati al cambio €/$.

 

Grano duro ancora in crescita

ItaliaTerra e VitaContinuano in forma discontinua i rincari sulle piazze nazionali con Milano e il Centro pressoché invariati e Bologna (+4 €/t) e Foggia (+7 €/t) a sottolineare che l’equilibrio è ancora lontano. Al momento la disponibilità di prodotto nazionale c’è ma per certo il bilancio di campagna resta ancora deficitario. La pressione della domanda locale per l’origine “Italia” è un dato di fatto, alla pari della limitata offerta da parte dei venditori comunitari ed esteri. Da ultimo i dubbi su: consumi e l’export durante i mesi invernali (pandemia), e semine in corso. Il “Fino” Centro quota arrivo sui 299 €/t (+4) su Bologna e 307 €/t su Milano, con il franco partenza Foggia sui 297 €/t (+7); mercantili a sconto di 10-20 €/t rispetto la Fino.

 

Mais, prezzi invariati

Italiaterra e vita La situazione “globale” resta intrigata e incerta nelle quotazioni, ma sulle borse merci nazionali, grazie anche ai riflessi di produzioni 2020 (rese/ha) prossime al record, tutto si stempera. La domanda, causa prezzi elevati, non decolla e tanto basta per dettare quotazioni di fatto invariate su Milano con Bologna simbolicamente +1 €/t; offerta attendista. Il mais “con caratteristiche” reso Nord sui 194-198 €/t e il “generico” sui 190-195 €/t.

 

Cereali foraggieri e oleaginose sempre al rialzo

ItaliaTerra e VitaCereali foraggieri: a compensare una domanda routinaria resta l’effetto supportivo del mais sia sui teneri (+2 €/t) che per il sorgo bianco (+7 €/t), con gli orzi senza variazioni di rilievo; orzi pesanti sui 185-189 €/t arrivo, tenero tra i 210 e i 227 euro/t, e sorgo bianco sui 185 €/t (+4). Oleaginose: nonostante l’incertezza sui consumi della soia e le positive stime produttive 2021, il mercato resta al rialzo con l’origine nazionale arrivo Ager/Granaria a 407-405 €/t e l’estera a premio di 10-12€/t.

Pausa di riflessione per tenero e mais. Duro e soia ancora in salita - Ultima modifica: 2020-11-06T13:02:06+01:00 da Redazione Terra e Vita

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