Rimane negativo l’andamento dei prezzi degli orzi scambiati nel mercato italiano, sempre gravati dalla buona disponibilità di prodotto sia a livello nazionale che comunitario. Si è invece conclusa la campagna commerciale del sorgo, con i listini delle Camere di Commercio non quotati in attesa del prossimo raccolto. Nel comparto dei semi oleosi e delle farine proteiche, la seconda settimana di luglio ha mostrato una sostanziale stabilità per i prezzi della soia, il cui mercato risente attualmente a livello mondiale di uno scenario senza tensioni sul fronte dell’offerta. In netto calo la farina di colza, sempre condizionata dall’arrivo sul mercato del nuovo raccolto.
Cereali foraggeri
I prezzi dell’orzo nazionale hanno registrato un ulteriore leggero calo sulle piazze del Centro Italia. Sulla piazza di Roma l’orzo nazionale pesante è sceso sui 152-155 €/t, con un ribasso dell’1,3% rispetto alla settimana precedente. Si conferma negativo il confronto con dodici mesi fa, pari ad un -8,6%. Segno “meno” che si è rilevato anche per l’orzo comunitario, attestato sulla piazza di Milano sui 182-189 €/t, in calo dell’1,6% su base settimanale.
Farine proteiche
La seconda settimana di luglio non ha mostrato variazioni sostanziali per i prezzi della soia rilevati nei listini camerali. Sulla piazza di Bologna i semi di origine nazionale sono rimasti invariati sui 335-338 €/t, in linea anche rispetto alla scorsa annata (-0,4%). Pochi movimenti si sono riscontrati anche nei listini all’ingrosso delle farine di soia. I prezzi della farina di soia proteica nazionale si sono attestati sui 331-333 €/t, in lieve ribasso (-0,3%) rispetto alla settimana precedente. Le quotazioni attuali rimangono comunque più basse rispetto allo scorso anno di circa 10 punti percentuali. La settimana è stata invece nel complesso positiva per le quotazioni della soia alla borsa di Chicago. Sulla scia delle stime contenute nel report di luglio dell’USDA – il Dipartimento dell’Agricoltura americano – che ha rivisto in ribasso la produzione americana di 8 milioni di tonnellate rispetto al dato di giugno (104,6 contro 112,9 milioni di tonnellate), le quotazioni della soia hanno guadagnato il 4%, chiudendo la settimana sui 906,75 centesimi di dollaro per bushel.
Tornando ai listini nazionali, un nuovo deciso ribasso si è osservato per la farina di colza. Sulla piazza di Milano i prezzi hanno perso il 5% rispetto alla prima settimana di luglio, attestandosi sui 249-250 €/t. Leggermente negativa (-1,6%) la variazione rispetto alla scorsa annata. Qualche segnale di ribasso è emerso invece per i prezzi all’ingrosso della farina di girasole, in particolare sulle piazze venete. A Verona i prezzi della farina di provenienza estera è scesa sui 230-231 €/t, cedendo il 2,1% su base settimanale.
I prezzi dei cereali e delle materie prime nella settimana dall'8 al 13 luglio