Grano tenero
Si consolida la tendenza al rialzo delle quotazioni. I responsi sulla qualità della produzione 2019 confermano la sensazione di un raccolto con minore tenacità (W attorno ai 300, in calo sull’eccellente 2019) e questo porta sulla piazza di Bologna ad aumenti di 2-3 €/t (su Milano ancora prezzi invariati). Il livello di scambi a livello locale resta limitato, anche se i molini restano ricettivi ma “selettivi” sulla qualità, mentre si registra interesse per le origini Comunitarie ed estere. Il “tipo Bologna” reso Ager vale un 217-232 €/t (+2), con la voce 2 (“bianchi”) attorno ai 205-212 €/t (+2) e i “misti” sui 200 €/t (+3). Comunitari panificabili tenuti (+2) e “spring” in calo di 2 €/t nonostante l’euro sfavorevole all’import.
Grano duro
Ormai definitiva la qualità dei raccolti, si mantiene un buon livello di scambio anche se le coperture dei molini si allunga anche con acquisti di origini Europa e estera a limitare le carenze qualitative del raccolto 2019: volpati e fusariati al Centro-Nord e tenore proteico in alcune zone del Sud. In presenza di adeguata offerta e uno scenario di mercato stabile, le quotazioni non mutano con il “Fino” che quota su Foggia un 255-260 €/t arrivo e su Bologna (volpatura 15% e proteina 13,5%) un 230-240 €/t; i Mercantili consolidano uno di 5 €/t al Sud e 10 €/t al Nord. Comunitari (Francia e Spagna) tenuti ed esteri Nordamericani in lieve flessione.
Mais
L’andamento agronomico in Italia (non ottimale) si combina con uno scenario Europeo ed estero cedente con risultato depressivo e tendenza che torna ad essere ribassista. I trasformatori mantengono scorte elevate e la produzione locale, in parte a contratto, non beneficia di adeguato supporto sia per il “generico” che per il mais “con caratteristiche”. Sui listini di Bologna e Milano si materializzano cali 1-2 €/t in sintonia con i “rimpiazzi” Comunitari ed esteri. Il nazionale “generico” arrivo vale 180-183 €/t con il “con caratteristiche” a premio di 3 €/t; Comunitari (“con caratteristiche”) tra 185 e 190 €/t e l’Ucraino stabile tra 185 e 192 €/t.
Cereali foraggeri e oleaginose
Cereali foraggeri: settimana senza motivi di cambiamento per gli orzi nazionali che in regime di scambi limitati si confermano su Bologna e Milano tra i 156 €/t (per i “leggeri”) e i 175 €/t (“pesanti”). Il tenero locale cede un simbolico euro/ton e vale arrivo Nord tra 182 e 190 €/t.
Oleaginose: la soia nazionale è invariata in prezzo alla pari delle origini estere. Scenario commerciale tranquillo: la nazionale arrivo vale 337-340 €/t e l’estera poco più di 340 €/t sostenuta dal cambio.