Pur rimanendo su livelli elevati, i prezzi delle materie prime utilizzate nell’alimentazione zootecnica hanno registrato diffusi cali nella settimana a cavallo tra fine maggio e inizio giugno. Tra i cereali, listini in discesa per il grano foraggero, dove le notizie che si sono susseguite circa una soluzione positiva al blocco del grano ucraino nei porti del Mar Nero hanno condizionato al ribasso i prezzi sulle piazze estere e, di riflesso, sulle piazze nazionali. Tra le oleaginose, torna in calo la soia di provenienza estera e ribassi si sono osservati anche per le farine proteiche.
Il grano tenero foraggero perde 11€/t
La settimana ha mostrato un deciso ribasso per il grano tenero foraggero, attestato sui 407 €/t (franco arrivo, Borsa Merci Bologna) ed in calo di 11 €/t rispetto alla settimana precedente. Le quotazioni attuali mantengono però un’ampia crescita su base annua, pari ad un +65%.
Il sorgo rimane stabile
Scambi ridotti e prezzi di fatto invariati per il sorgo nazionale, fermo a Bologna sui 382-385 €/t (franco partenza).
Orzo, previsioni di raccolto riviste al ribasso
Mentre in Italia le operazioni di trebbiatura del raccolto di orzo sono in corso e nei listini delle Camere di commercio prevalgono i “non quotato”, le stime diffuse lo scorso 2 giugno dalla Commissione Europea hanno rivisto al ribasso la produzione nell’Unione Europea, prevista ora sui 52,7 milioni di tonnellate rispetto ai 53,9 milioni di tonnellate che ci si attendeva a fine aprile. A pesare sono le incognite sulle rese a causa delle condizioni siccitose dei mesi scorsi, in particolare in Francia e in Spagna.
Soia, listini in discesa sia in Italia sia all'estero
Il segno “meno” ha caratterizzato l’andamento settimanale anche dei prezzi della soia, con ribassi sia per la soia nazionale, scesa sotto i 670 €/t (-5 €/t rispetto a sette giorni prima), sia per la soia di provenienza estera, attestata sui 675-680 €/t (franco arrivo) e in calo di 15 €/t. Sulle piazze estere, la settimana ha evidenziato un ribasso alla Borsa di Chicago, dove le quotazioni hanno chiuso appena sotto i 17 dollari per bushel (pari a 582 €/t), cedendo l’1,9% su base settimanale, anche per le notizie di un miglioramento delle condizioni meteo negli Stati Uniti rispetto a quanto previsto nelle scorse settimane.
Farina di colza e di girasole, -7€/t per entrambe in una settimana
Tra le farine proteiche, torna in calo la farina di girasole, attestata a Milano sui 405 €/t (franco arrivo), 7 €/t in meno rispetto alla settimana precedente. Il confronto con lo scorso anno rimane positivo, pari ad un +22%. E rimane positiva la variazione su base annua anche per la farina di colza (+29%), nonostante i prezzi abbiano registrato una contrazione per la quinta settimana consecutiva, portandosi a Milano sotto i 490 €/t (franco arrivo, - 7 €/t su base settimanale).