Per l'alimentazione zootecnica, l'ultima settimana ha mostrato rialzi rispetto alla precedente per i prezzi dei grani teneri e del sorgo. Secondo le elaborazioni Bmti, il mercato italiano ha risentito degli aumenti registrati a livello comunitario, legati in particolare alle condizioni siccitose in Russia. L'orzo, invece, non registra variazioni degne di nota, in attesa del nuovo raccolto. I semi di soia continuano ad aumentare, mentre la farina di soia diminuisce condizionata dai prezzi della Borsa di Chicago e dal cambio favorevole euro-dollaro. In aumento sia la farina di girasole integrale sia quella proteica; stabile la farina di colza.
Balzo in avanti del grano tenero
La tensione dovuta alle condizioni meteo avverse sui prossimi raccolti in Russia spinge al rialzo i prezzi dei cereali foraggeri. Secondo gli ultimi dati pubblicati dall'Usda (aggiornamento del 10 maggio), il raccolto di grano in Russia per l’annata 2024/2025 diminuirebbe del 3,8% rispetto all’annata precedente, pari a 3,5 milioni di tonnellate in meno. Per l’Ucraina, invece, il dato è stimato in calo di 3 milioni di tonnellate rispetto al 2023. A Bologna, il frumento ad uso zootecnico ha segnato un aumento di 7 €/t su base settimanale, portandosi sui 227-246 €/t, con una variazione del -9% rispetto allo scorso anno.
Sorgo in risalita
Il sorgo è salito sui 201-206 €/t (+3 €/t), rimanendo comunque in calo del -24% rispetto allo scorso anno.
Orzi senza variazioni
In attesa dei nuovi raccolti, i valori dell'orzo restano invariati rispetto alla settimana precedente: l'orzo leggero non è quotato, mentre l'orzo pesante è stabile sui 201-206 €/t (-20% rispetto ai 12 mesi precedenti). Le stime della Commissione europea sulle prossime produzioni di orzo in Italia indicano una variazione del -3% rispetto all'anno precedente (1,1 milioni di tonnellate), in linea con i dati di produzione del 2022.
Ulteriori aumenti per la soia
Il seme di soia di origine nazionale registra un ulteriore aumento su base settimanale, anche a causa della minor disponibilità di prodotto. A Bologna, la quotazione è di 485-490 €/t (franco partenza, +10 €/t), mentre a Milano è di 487-490 €/t (franco partenza, +5 €/t). Il divario rispetto ai dodici mesi precedenti si amplia, raggiungendo il +8%. Il seme di soia di origine estera diminuisce di 5 €/t, spinto al ribasso dal rafforzamento dell'euro sul dollaro, registrando un prezzo di 477 €/t, con una variazione annuale di poco superiore al +1%. Nonostante l'ultimo report pubblicato dall'Usda evidenzi un sostanziale aumento della produzione mondiale di semi di soia (+6%, circa 422 milioni di tonnellate), alla Borsa di Chicago i futures sono aumentati su base settimanale del 2%, attestandosi su 12,28 $ per bushel, equivalenti a circa 415 €/t.
La farina di soia inverte la tendenza
Inversione di tendenza per la farina di soia influenzata dai prezzi internazionali. A Bologna, la farina di soia proteica ogm scende di 15 €/t, attestandosi a 477-479 €/t, con una riduzione del 7% rispetto all'anno precedente. Oltreoceano, alla Borsa di Chicago i futures della farina di soia chiudono la settimana mantenendosi sul valore di 368 $/t, ovvero circa 374 €/t.
Farina di colza stabile
A livello nazionale, a Bologna, la farina di colza resta stabile a 363-368 €/t, con un calo del -5% su base annuale.
Farina di girasole in aumento
La farina di girasole integrale registra un aumento di 6 €/t, portandosi a 213-218 €/t (-24% rispetto ad un anno fa), mentre la farina di girasole proteica aumenta di 2 €/t, raggiungendo 290-295 €/t (-15% rispetto a un anno fa).
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