La terza settimana di aprile ha visto proseguire il recupero degli orzi nazionali, i cui prezzi rimangono comunque lontani dai valori che si registravano un anno fa. Tra gli altri cereali foraggeri un nuovo ribasso ha interessato il sorgo, mentre torna ad assumere un andamento maggiormente stabile il grano tenero. Tra i prodotti proteici, mercato fermo e prezzi di fatto ancora stabili per la soia, sia per il prodotto di origine nazionale, sia di provenienza estera, a fronte dei ribassi che hanno colpito le quotazioni internazionali. Tra le farine proteiche, leggeri cali per il girasole, mentre si conferma la fase di stabilità per la farina di colza.
Orzi nazionali, la risalita prosegue
Tra i cereali foraggeri, ulteriore rincaro settimanale per gli orzi nazionali, che sulla piazza di Bologna recuperano altri 5 €/t, riguadagnando la soglia dei 250 €/t (franco arrivo). La flessione rispetto alla scorsa annata resta comunque ampia e superiore ai 30 punti percentuali.
Grano tenero, pesa l'offerta estera
Stabili i listini del grano tenero ad uso zootecnico, fermo a Bologna su un valore medio di 266 €/t (franco arrivo): il mercato rimane pesante, condizionato dall’offerta di merce estera. Il calo rispetto ai prezzi di dodici mesi fa sfiora il -35%.
Sorgo, la domanda rimane limitata
Ancora un ribasso ha interessato il sorgo nazionale, la cui domanda rimane limitata. Da inizio anno il prezzo ha perso il 17% del proprio valore. Attualmente le quotazioni si attestano a Bologna sui 278 €/t (franco partenza), un livello che permane comunque più elevato sia dell’orzo sia del grano tenero.
Soia ferma al palo
Tra i prodotti proteici, sostanziale stabilità per la soia. A Milano la soia di provenienza estera è rimasta ferma sui 513-543 €/t (franco arrivo), un livello più basso del 24% rispetto a un anno fa. Prezzi stabili anche sulle altre borse merci nazionali, con l’eccezione dell’adeguamento al ribasso di Bologna (-12 €/t rispetto alla settimana precedente). Quotazioni in calo, invece, sulle principali piazze di scambio internazionali: alla Borsa di Chicago i futures della soia hanno chiuso la settimana sui 14,80 dollari per bushel (pari a 496 €/t), cedendo l’1,2% rispetto a sette giorni prima. A imprimere pesantezza alle quotazioni sono state, oltre ai contemporanei ribassi del petrolio, anche le stime di aprile dell’International Grains Council, che hanno confermato una produzione record per il Brasile, prevista ora sui 153 milioni di tonnellate, grazie al buon andamento della raccolta, attualmente in corso.
Farine proteiche, si conferma la stabilità dei listini
Tra le farine proteiche, stabilità pressoché completa per la farina di colza, trend che ha caratterizzato l’ultimo mese. Solamente sulla piazza di Torino si è rilevato un lieve calo (-2 €/t), complice una maggiore offerta disponibile. La riduzione rispetto allo scorso anno resta nell’ordine del -20%. Leggeri cali settimanali per le farine di girasole, in particolare per il girasole integrale (-5 €/t a Bologna). Si mantiene prossima ai 20 punti percentuali la flessione rispetto ai prezzi dello scorso anno.