Nel mercato delle materie prime per l’alimentazione zootecnica si registra una frenata nei prezzi degli orzi, sia nazionali sia comunitari, complice una domanda ancora debole. Continua invece la crescita del mais, che trascina al rialzo anche le quotazioni dei grani teneri e del sorgo. Il seme di soia nazionale si stabilizza intorno ai 430 €/t, mentre il prodotto di origine estera mostra un leggero calo. Nel comparto dei proteici, la farina di soia segna un ribasso su base settimanale, mentre la farina di girasole proteico prosegue con il suo secondo aumento consecutivo. Stabili, invece, i prezzi della farina di colza e della farina di girasole integrale.
Gli orzi rallentano la corsa
Dopo i recenti rialzi, le quotazioni degli orzi nazionali mostrano una fase di stabilità. A Bologna, il prezzo dell’orzo pesante si mantiene a 248-253 €/t, registrando un incremento del +13% su base annua. L’orzo estero rimane stabile sui 255-260 €/t, con un aumento annuale del +11%. A Milano, l’orzo comunitario conferma i valori della settimana precedente, attestandosi a 249-260 €/t, con una crescita annua del 13% rispetto a gennaio 2024.
In ripresa grano tenero, mais e sorgo
In controtendenza, i grani teneri e il sorgo continuano a salire, trainati dalla vivacità dei prezzi del mais. A Bologna, il mais zootecnico con caratteristiche guadagna 2 €/t rispetto alla settimana precedente, raggiungendo 254-256 €/t, con un incremento del 12% rispetto all’anno precedente. Anche il frumento a uso zootecnico registra un aumento di 2 €/t, portandosi a 255-262 €/t (franco arrivo), con una crescita dell'1% su base annua. Il sorgo segna un rialzo più marcato di 5 €/t, attestandosi a 233-237 €/t, evidenziando un incremento annuo del 17%.
Seme di soia stabile
Nel mercato della soia, i prezzi del seme nazionale tornano ai livelli di fine dicembre, riflettendo una domanda debole e una disponibilità adeguata. A Bologna, la quotazione resta stabile a 425-430 €/t (franco partenza), mentre a Milano si registra una flessione di 5 €/t su base settimanale, con il prezzo che si attesta a 422-427 €/t (franco partenza). Su base annua, il calo è dell'8%. Per il seme di soia di origine estera, nonostante il recente rafforzamento del dollaro rispetto all’euro, i prezzi mostrano un ribasso. A Milano, la quotazione diminuisce di 10 €/t, scendendo a 422-432 €/t, con una contrazione annuale del 15%. A Bologna, il prezzo cala di 5 €/t, raggiungendo i 434 €/t. Oltreoceano, alla Borsa di Chicago, i futures della soia registrano un incremento settimanale del 2%, attestandosi a 10,13 $ per bushel, pari a circa 365 €/t.
Farina di soia in flessione
In calo la farina di soia proteica ogm, che dopo gli aumenti della scorsa settimana perde 17 €/t a Bologna, attestandosi a 378-380 €/t. La flessione annuale si amplia al -32%. Oltreoceano, alla Borsa di Chicago, i futures della farina di soia registrano un ribasso di 8 $/t su base settimanale, scendendo a 290,60 $/t, pari a circa 314 €/t.
Farina di colza, -14% su base annuale
In Italia, la farina di colza rimane stabile a Bologna sui 313-318 €/t, con una riduzione annuale del -14%.
Farina di girasole: ferma l'integrale, su quella proteica
Invariato anche il prezzo della farina di girasole integrale, che si mantiene sui 180-185 €/t, segnando un calo del -5% rispetto all’anno precedente. Continua invece la crescita della farina di girasole proteico, con un aumento settimanale di 3 €/t che porta la quotazione a 274-279 €/t, nonostante un decremento annuale del -20%.