Prosegue la tendenza al ribasso per le materie prime zootecniche. In particolare, il comparto dei cereali foraggeri registra nuovi cali per gli orzi (sia di origine nazionale sia estera) e per i grani teneri. Il sorgo si mantiene stabile. Il mercato continua a essere caratterizzato da scambi contenuti e da un atteggiamento attendista da parte degli operatori. Per i prodotti proteici le prospettive favorevoli per il prossimo raccolto, unite al rafforzamento dell’euro rispetto al dollaro, contribuiscono a consolidare la fase discendente dei prezzi per molti prodotti di origine estera. La soia nazionale si conferma stabile a 416 €/t, mentre quella di origine estera si attesta a 418 €/t. In calo i prezzi per la farina di soia e per la farina di girasole proteica. In controtendenza, la farina di girasole integrale risulta in aumento, mentre la farina di colza rimane stabile.
L'orzo pesante cede terreno
Nel comparto dei cereali foraggeri si accentuano i ribassi. A Bologna, l’orzo pesante perde 4 €/t, portandosi a 248-253 €/t, con un incremento del 26% rispetto allo scorso anno. Più marcato il calo per l’orzo estero, che sulla stessa piazza cede 7 €/t, allineandosi anch’esso a 248-253 €/t, con un divario annuo del +24%. A Milano, l’orzo comunitario registra un ribasso di 2 €/t, con i prezzi che si attestano a 252-266 €/t, con un aumento del 21% rispetto all’anno precedente.
Grano tenero ancora più giù
Il frumento ad uso zootecnico continua a scendere: a Bologna perde 3 €/t, toccando i 242-251 €/t (franco arrivo), con una variazione annua positiva dell'11%.
Sorgo stabile
Invariato, invece, il sorgo, stabile tra 238-242 €/t, con un rialzo del 24% rispetto ad aprile 2024.
La soia si consolida
Nel mercato della soia, il seme nazionale conferma i valori della settimana precedente, mostrando un segnale di consolidamento dopo settimane di calo. A Bologna, la quotazione si mantiene a 415-420 €/t (franco partenza), mentre a Milano rimane stabile a 414-416 €/t, con una riduzione annua media dell'11%. Il seme di soia estero registra invece un leggero rialzo: a Bologna guadagna 2 €/t e si attesta a 415 €/t, mentre a Milano rimane invariato a 418-422 €/t, con una flessione annuale del 10%. A livello internazionale, i futures della soia a Chicago perdono l’1,2% su base settimanale, chiudendo a 10,29 $ per bushel (circa 329 €/t), in un contesto ancora fragile e volatile.
La farina di soia torna a scendere
Nel comparto delle farine proteiche, torna il segno “meno” per la farina di soia proteica ogm. A Bologna, la quotazione scende di 10 €/t, posizionandosi a 343-345 €/t, con un calo annuale del 27%. Il ribasso riflette anche l’andamento dei mercati internazionali: alla Borsa di Chicago, i futures della farina di soia perdono 6,70 $/t, toccando i 292,90 $/t (pari a circa 281 €/t).
Farina di colza senza variazioni
In Italia, invariate le quotazioni della farina di colza, che si attestano a 302-307 €/t (-14% rispetto all’anno precedente).
Farina di girasole: riprende quota l'integrale, cala la proteica
In leggero aumento la farina di girasole integrale, che guadagna 3 €/t, portandosi a 225-230 €/t, segnando un rialzo del 15% su base annuale. Prosegue invece il calo per la farina di girasole proteica, che cede 3 €/t rispetto alla settimana precedente, scendendo a 272-277 €/t, con una riduzione annuale del 5%.













