L'inizio di ottobre evidenzia nuovi rincari nelle materie prime zootecniche, alimentati dalla crescita della domanda. Secondo le rilevazioni Bmti, nel comparto dei cereali foraggeri si registrano aumenti per gli orzi nazionali e comunitari, i grani teneri e il sorgo. Il seme di soia nazionale rimane ancora non quotato, mentre il seme di soia estero segna un rialzo a Milano. La farina di soia continua la sua crescita, nonostante il calo delle quotazioni sui mercati internazionali. Stabili, invece, la farina di colza e quella di girasole integrale, mentre il girasole proteico è in aumento, in attesa dell’arrivo del nuovo prodotto previsto per novembre.
Orzi in ripresa
Nella prima settimana di ottobre si è registrato un aumento generalizzato nel comparto dei cereali foraggeri, sostenuto dall'incremento della domanda sia sui mercati nazionali che internazionali, oltre che dai rialzi dei prezzi del mais di migliore qualità. A Bologna, gli orzi nazionali hanno guadagnato 3 €/t rispetto alla settimana precedente, con la varietà pesante che si attesta sui 209-214 €/t. Per l’orzo di provenienza estera, l'aumento è di 5 €/t e il prezzo si è portato sui 215-220 €/t. Rispetto a ottobre 2023, si osservano variazioni del +1% per l'orzo nazionale e del +2% per quello estero. A Milano, l’orzo comunitario è salito di 3 €/t su base settimanale, portandosi sui 223-230 €/t, con una variazione annuale del +3%.
Il frumento si rafforza
Tornando a Bologna, il frumento per uso zootecnico è passato dai 225-233 €/t della settimana precedente agli attuali 230-243 €/t (franco arrivo), ampliando ulteriormente il divario annuale con un incremento del +6%.
Ritocco all'insù per il sorgo
Il sorgo registra un lieve aumento di 2 €/t, attestandosi sui 211-215 €/t, con una variazione annuale stabile al +6%.
Soia estera, cresce la domanda
Il mercato resta in attesa delle prime quotazioni del seme di soia nazionale, mentre la soia di origine estera ha beneficiato del sostegno delle quotazioni estere, di un buon tenore della domanda e dell’indebolimento dell’euro nei confronti del dollaro. A Bologna, i prezzi del seme di soia estero si mantengono stabili rispetto alla settimana precedente, sui 441-445 €/t. A Milano, invece, si registra un incremento di 3 €/t, con la quotazione che sale a 445-446 €/t, mantenendosi sugli stessi livelli del 2023. Oltreoceano, alla Borsa di Chicago, i futures della soia hanno subito un calo del 2,5%, attestandosi a 10,38 $ per bushel, pari a circa 348 €/t. A Bologna, la farina di soia proteica ogm continua la sua crescita, con un incremento di ulteriori 7 €/t rispetto alla settimana precedente, raggiungendo i 433-435 €/t e riducendo il divario annuale al -11%. Alla Borsa di Chicago, i futures della farina di soia hanno subito un forte calo di 13,20 $/t, scendendo a 330,50 $/t, pari a circa 332 €/t.
Farine di colza e girasole senza variazioni
A Bologna, la farina di colza resta stabile sui 303-308 €/t, con una riduzione annua del -7%. Per quanto riguarda le farine di girasole, la farina integrale si conferma sui 180-185 €/t, mentre la farina proteica registra un aumento di 3 €/t, portandosi a 288-293 €/t. Rispetto a ottobre 2023, i decrementi annuali sono del -12% e -10%, rispettivamente.