I prezzi degli orzi e dei grani teneri si mantengono stabili nella terza settimana di settembre, mentre il sorgo registra un aumento, sostenuto dalla buona performance del mais. Il mercato è caratterizzato da un’offerta superiore alla domanda e da un basso volume di scambi. Per quanto riguarda la soia di origine estera, si è osservato un lieve calo settimanale, con i prezzi che rimangono intorno ai 435 €/t. Nel comparto delle farine proteiche, tutte le quotazioni restano invariate rispetto alla settimana precedente, a eccezione di un leggero aumento per la farina di girasole proteico.
Calma piatta per gli orzi
Il mercato dei cereali foraggeri continua a essere caratterizzato da scambi limitati, con una domanda inferiore rispetto all'offerta. A Bologna, gli orzi mantengono le quotazioni della settimana precedente, con la varietà di orzo pesante stabile sui 206-211 €/t, in linea con i valori dell'anno precedente. A Milano, l'orzo comunitario registra un aumento di 3 €/t, raggiungendo i 218-225 €/t, anche in questo caso sugli stessi livelli che si riscontravano un anno fa.
Grano tenero fermo al palo
Sempre a Bologna, il frumento per uso zootecnico rimane sui 223-231 €/t (franco arrivo), con una crescita annuale del +3%.
Sorgo in risalita
Il sorgo, influenzato dall'andamento positivo delle quotazioni del mais, segna un incremento di 5 €/t su base settimanale, posizionandosi sui 206-210 €/t, con un aumento del +3% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Sul fronte produttivo, intanto, secondo le previsioni del Coceral (Associazione europea dei commercianti di cereali e granaglie) diffuse lo scorso 19 settembre, la produzione di grano tenero nell'Ue a 27 è in netto calo rispetto all'anno precedente, con una riduzione del 9%, attestandosi su circa 114,9 milioni di tonnellate. Diversa la situazione per orzo e sorgo, che mostrano una crescita produttiva rispettivamente del +5% (oltre 50 milioni di tonnellate) e del +12% (2,2 milioni di tonnellate). In Italia, i dati per il 2024 confermano i livelli produttivi dell'anno precedente, pari a un milione di tonnellate per l’orzo e a 250mila tonnellate per il sorgo.
Soia in flessione
In attesa delle prime quotazioni del seme di soia nazionale, Coceral ha pubblicato nuove stime sul raccolto di soia in Italia e in Europa. In Italia, la produzione è prevista in aumento del 9% rispetto alla scorsa annata, con circa 1,2 milioni di tonnellate prodotte. Anche in Europa (UE-Ue) si registra una crescita del 6% rispetto al 2023, raggiungendo i 3,2 milioni di tonnellate. Sul fronte dei prezzi, per quanto riguarda la soia di provenienza estera, a Milano si rileva un calo settimanale di 5 €/t, con prezzi che si attestano sui 437-438 €/t, mentre a Bologna le quotazioni restano stabili sui 431-435 €/t. Su base annua, la riduzione è del 7% rispetto a settembre 2023. Oltreoceano, alla Borsa di Chicago, i futures della soia segnano un incremento del +2% rispetto alla settimana precedente, raggiungendo i 10,12 $ per bushel, pari a circa 333 €/t.
Farine proteiche senza sussulti
Il comparto delle farine proteiche rimane sostanzialmente stabile. A Bologna, la farina di soia proteica ogm conferma il prezzo di 416-418 €/t della settimana precedente, con una riduzione annuale del -17%. Alla Borsa di Chicago, i futures della farina di soia registrano un lieve incremento inferiore a 1 $/t, raggiungendo i 317,40 $/t, pari a circa 313 €/t. In Italia, sempre a Bologna, la farina di colza si mantiene stabile sui 303-308 €/t, con un calo del -8% rispetto all'anno precedente. La farina di girasole integrale conferma i valori di 180-185 €/t, mentre la farina di girasole proteica guadagna ulteriori 2 €/t su base settimanale, attestandosi sui 280-285 €/t. Le variazioni annuali indicano riduzioni rispettivamente del -18% e del -15%.