È un mercato all’insegna della stabilità quello osservato nella penultima settimana di novembre sia per i cereali foraggeri che per le farine proteiche. I prezzi rilevati nella quasi totalità delle borse merci non hanno mostrato variazioni significative rispetto a sette giorni prima. È tornata la stabilità nei listini degli orzi a uso zootecnico, i cui prezzi restano a forte distanza rispetto a un anno fa. Pochi movimenti anche nei listini della farina di girasole e di colza così come in quelli della farina di soia. Soia che ha registrato qualche lieve aumento per i semi di origine nazionale mentre alla borsa di Chicago la settimana ha messo in evidenza una netta flessione, con le quotazioni che si sono riportate sotto la soglia “psicologica” dei 9 $/bushel, anche per via del prolungarsi dei negoziati tra Stati Uniti e Cina.
Cereali foraggeri
Sono tornati ad assumere un andamento stabile i prezzi dell’orzo nazionale ad uso zootecnico, con i valori che sulla piazza di Bologna sono rimasti invariati sui 172-175 €/t. La disponibilità di prodotto sia in Italia che nel mercato comunitario rimane ampia e ciò si riflette in quotazioni che rispetto ad un anno fa cedono il 20% circa. Sui mercati esteri la stabilità è prevalsa anche nel mercato tedesco, dove i prezzi si sono mantenuti sui 163 €/t. Dopo tre settimane di aumenti si è fermata la crescita dei prezzi del sorgo nazionale, stabili rispetto alla settimana precedente su tutte le principali piazze di scambio. Anche in questo caso, il confronto anno su anno rimane negativo.
Farine proteiche
Poche variazioni anche nel mercato delle farine proteiche. Per la farina di soia si è rilevato un aumento di 3 €/t (pari ad un +0,9%) sulla piazza di Bologna, con i prezzi della farina di soia integrale estera saliti sui 321-322 €/t, un livello che rimane comunque più basso (-5,3%) rispetto a dodici mesi fa. Settimana segnata dai ribassi, invece, alla borsa di Chicago, a conferma di un mercato negativo per l’intero complesso della soia. Le quotazioni dei futures della farina di soia (scadenza dicembre 2019) - che va ricordato vengono espressi in dollari per tonnellata corta - sono scese sotto la soglia dei 300 $/t, in calo del 3,3% rispetto a sette giorni prima.
Ulteriore stabilità per i prezzi all’ingrosso della farina di girasole, con l’eccezione dei rialzi sulla piazza di Bologna (+0,9%) e Torino (+1,2%) per la farina di girasole proteica. I prezzi attuali rimangono comunque più bassi rispetto allo scorso anno, con un ribasso nell’ordine del -10%.
Terza settimana consecutiva di stabilità nel mercato della farina di colza. Sulla piazza di Milano i valori sono rimasti fermi sui 235-236 €/t, confermandosi più bassi (-12,9%) rispetto all’anno precedente.
I prezzi dei cereali e delle materie prime nella settimana dal 18 al 23 novembre 2019