Arance, partenza col botto
Al via la campagna delle arance bionde siciliane della varietà Navelina. I prezzi sono al momento ancora elevati essendo disponibili in quantitativi ridotti, ma si prevede che dalla prossima settimana inizieranno a diminuire. A supportare la produzione italiana è il prodotto spagnolo. Il caldo di queste giornate, tuttavia, non permette l’innalzamento della domanda. Qualità in miglioramento, con le temperature che calano sensibilmente la notte.
Basilico, il clima ostacola la produzione
Il clima particolare e le temperature ancora non autunnali stanno provocando un minor ingresso di basilico, che si traduce in un aumento dei prezzi, soprattutto nelle ultime giornate.
Kaki, il trend rimane elevato
Seppur in leggero calo, come rilevato nel mercato di Padova, i kaki italiani viaggiano su un trend ancora alto rispetto all’anno scorso. La domanda sta man mano aumentando col calare delle temperature, ma l’offerta non è delle migliori e mantiene le quotazioni su livelli alti. Qualità buona del prodotto, soprattutto proveniente dall’Emilia Romagna.
Carciofi, listini in salita
Cresce ancora la domanda per i carciofi, a fronte di una disponibilità non ancora ottimale. Presente prevalentemente prodotto della Puglia, ma iniziano ad arrivare anche il violetto della Sardegna e della Sicilia.
Castagne, la qualità spinge le quotazioni
Stabilizzate ormai le quotazioni delle castagne italiane, su un livello superiore a dodici mesi fa. Determinante, tale contesto, la buona qualità del prodotto, favorita dal buon clima in fase di maturazione. In aumento i quantitativi di marroni, presenti anche con i calibri più grandi.
Clementine, prezzi in tendenziale calo
Clementine italiane che prendono la scena nei mercati italiani. Aumenta l’offerta, accompagnata però da una richiesta non ancora su livelli elevati, date le temperature ancora miti. La qualità sta aumentando. Ormai terminati gli scarichi delle clementine spagnole. I prezzi al momento sono ancora alti ma tendono al calo.
Indivie, semine al rallentatore
Le temperature ancora alte spingono la produzione degli ortaggi, soprattutto a foglia. I produttori stanno quindi rallentando la semina del nuovo prodotto, per avere maggiori quantitativi in inverno e con temperature più adeguate. Ciò però sta causando un minor ingresso di indivie nei mercati, che si trasforma in un aumento dei prezzi, portandosi su una tendenza molto alta rispetto al 2022.
Mele, c'è interesse sulle nuove varietà
Con l’arrivo delle mele Pink Lady, si completa l’offerta delle diverse varietà di mele italiane. I prezzi di vendita sono superiori al novembre scorso, con la richiesta che ha consumato nei mesi precedenti le riserve di mele e che ha spinto già in settembre i prezzi verso l’alto. Aumentano l’interesse e l’offerta anche per le nuove varietà di montagna, come Sweetango e Kissabel.
Pere, situazione critica
Situazione critica quest’anno per le pere emiliane, che non godono di una buona disponibilità. I prezzi, di conseguenza, viaggiano su alti livelli. La domanda tenta un aumento, ma l’acquisto da parte dei consumatori è scoraggiato dai prezzi alti nei mercati. L'interesse si sposta quindi anche sui prodotti importati, come l’Abate e la William spagnola e la Decana Olandese.
I pomodori cedono terreno
Perdono terreno le quotazioni dei pomodori, sorretti da una buona disponibilità a fronte di una domanda più contenuta. Scende su livelli normali il prezzo dei datterini, così come il tondo rosso liscio a grappolo. Tengono ancora le quotazioni delle varietà verdi, che presentano una disponibilità limitata.
Zucchine, al via la campagna di quelle in serra
Prende il via la campagna delle zucchine in serra. Al momento, però, la disponibilità è ancora contenuta, facendo registrare prezzi elevati ma stabili rispetto alla scorsa settimana. Domanda buona seppur su livelli bassi, come accade solitamente in novembre.
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