Grano tenero
I mercati nazionali vedono un rallentamento delle quotazioni dei grani di forza e dei panificabili superiori, mentre per le classi merceologiche 3 e 4 (grani “misti” e biscottieri) permane il trend rialzista dovuto all’assenza di offerta locale e dipendenza dalle quotazioni comunitarie ed estere. Domanda ben presente per i grani “generici” mentre è nella media del periodo per i grani di forza (ove le coperture dei molini sono importanti e fatte da tempo). Sull’Ager il “Bologna” si conferma sui 237 €/t e su Milano sui 230 €/t; i “bianchi” quotano un 232-235 €/t e i “misti” attorno ai 227-230 €/t reso destino; comunitari “generici” con minime variazioni al rialzo, mentre i grani di forza sono invariati alla pari degli esteri primaverili USA.
Grano duro
Il rafforzamento dei prezzi si mantiene abbastanza costante (con la eccezione di Milano, “invariato”), con aumenti sui 2-3 €/t per le origini Nord e Centro ricercate per la relativa buona qualità rispetto alla media nazionale 2018. Su Foggia il consolidamento è operato con un +3 €/t sul prezzo minimo quotato per gli “slavati”. La domanda è ben presente mentre l’offerta diventa rarefatta sia sul pronto che sul breve termine, in attesa di conferma del calo di superfici in Italia (ed Europa). Prezzi al tendenziale rialzo per un “tipo Fino” proteico attorno ai 232 €/t reso Bologna, con il Centro partenza a ridosso dei 220 €/t. Su Foggia il Fino si conferma a 230 €/t reso con gli “slavati” tra i 198 e i 218 €/t (+3) arrivo. Esteri offerti ma poco scambiati.
Mais
Ulteriore settimana di quotazioni invariate con le borse merci del Nord che mantengono “invariato” il prodotto nostrano mentre (su Milano) si registra pesantezza per le origini comunitarie con l’estero che fluttua con il variare del rapporto di cambio €/$. Domanda poco presente (ma l’inverno è alle porte) e offerta eccedente la richiesta dei consumatori. Le quotazioni del mais “generico” reso Nord-Est si conferma sui 177-178 €/t, con il mais “con caratteristiche” sempre a premio di un 2-4 €/t per un valore arrivo attorno ai 180 €/t. Origini C8-1omunitarie ed estere leggermente più deboli per un premio sul nazionale di un 3-5 €/t (-1).
Cereali foraggieri e oleaginose
Cereali foraggeri: senza segnali di rilievo, il comparto dei cereali zootecnici si conferma ai livelli più recenti sia per gli orzi pesanti che per il tenero; rispettivamente quotano un sui 215-220 €/t (inv) reso Bologna e (i teneri) un 208 €/t (+3) su Milano e 215 €/t (inv) su Bologna. Sorgo più tenuto che vale un 195 €/t arrivo. Oleaginose: la soia internazionale è volatile con l’arrivo dei raccolti nell’Emisfero Sud, ma è la disputa USA-Cina ad influenzare i prezzi dei rimpiazzi alla soia Italiana che vale origine un 336-340; l’estera quota 343-348 €/t (-2) arrivo.