Grano tenero
Sul mercato c’è staticità negli scambi con offerta prevalente sulla domanda e tenuta/invariabilità delle quotazioni. Buona disponibilità di grani forza e di grani rossi “generici” nostrani, alla pari delle origini opzionali che però restano più care in prezzo. Da valutare l’effetto (negativo) sul nuovo raccolto della perdurante assenza di piogge che se confermata potrebbe ridare tono al mercato. Sulle mercuriali tutto invariato con il “tipo Bologna” arrivo sui 229-230 €/t, i panificabili superiori a sconto di 8-12 €/t e i “misti” quotati un 210 €/t. Stabili leggermente cedenti i Comunitari panificabili con gli “spring” Nordamericani volatili.
Grano duro
da settimane il mercato vede minore livello di scambi da Nord a Sud anche se le quotazioni si riparametrano su tutto il territorio nazionale su quanto dettato dal più dinamico Centro-Sud. Al Nord comincia a mancare l’offerta che resta presente al Centro-Sud ma che dovrà essere modulata al fine di evitare carenza di prodotto a ridosso del salto di campagna. I prezzi tendono al rialzo con la sensazione che l’equilibrio si raggiungerà a breve ma non prima di qualche settimana, dopo conferma definitiva delle superfici di semina Italia (Europa e mondo) e le prime notizie sull’evoluzione del raccolto 2020. Il “Fino” nazionale trova adeguata domanda al Centro-Sud e sale di 4-5 €/t, alla pari dei rimpiazzi comunitari ed esteri: al Centro-Nord vale arrivo un 280-285 €/t, al Sud (Foggia) a oltre 300 €/t; mercantili a sconto 5-10 €/t al Sud e 10-25 €/t al Nord.
Mais
La settimana non ha indicato significative variazioni dei fondamentali Italia. La domanda è presente ma non condiziona i prezzi che si confermano invariati anche se si percepisce una latente debolezza; possibili simbolici cali nelle prossime settimane anche se i rimpiazzi restano più costosi dell’origine nazionale. Su Bologna e Milano il mais Italia “con caratteristiche” reso destino a 178-180 €/t con il “generico” che sconta un 3-4 €/t; Comunitari in calo di 11 €/t sui 183 €/t con l’Ucraino arrivo tra i 185 €/t (-1) di Bologna e i 188 €/t (-2) di Milano.
Cereali foraggieri e oleaginose
Cereali foraggieri: gli orzi trovano minore domanda zootecnica e l’offerta è eccedente: l’orzo pesante invariato a 180-183 €/t arrivo Nord. Il sorgo vive di riflesso le vicende del mais e si conferma sui 185-186 €/t. Teneri più pesanti tra i 197 €/t (-1) di Milano e i 208 €/t di Bologna.
Oleaginose: la soia vede rincari più dovuti al cambio euro/dollaro che ad un mercato che resta debole: l’origine nazionale arrivo a 368-370 €/t con l’estera sui 372-377 €/t.