Grano tenero stabile
Definitivo il calo di proteina del nuovo raccolto, meno 1,0-1,5% sul secco rispetto al 2019, sarebbero confermati nelle media gli altri parametri reologici come il W ed il P/L. Base produzione e qualità “medie” i prezzi non subiscono variazioni, con i molini all’acquisto “selettivo” dei lotti che meglio sodisfano i fabbisogni; le partite di grano di forza con proteina sotto il 12,% vengono declassate a “misto”. In attesa di valori più certi sulla qualità Italia ed Europa, gli utilizzatori macinano il nuovo raccolto che le quote di vecchio (slittate causa covid-19). Le quotazioni del “tipo Bologna” reso destino confermate sui 217 €/t, con i panificabili superiori a 198 €/t e i “misti” a 195 €/t; altre origini Comunitarie ed estere pressoché invariate.
Grano duro, si rientra nei ranghi
L’apertura di campagna ha visto momenti di speculazione con impennata dei prezzi (causa basse rese/ha e tenore proteico inferiore al 2019), poi rientrata dopo solo sette giorni. Resta incertezza per un raccolto Italia sotto i 4 m/t, con rese/ha al Centro-Nord a macchia di leopardo ed inferiore alle previsioni. I volumi di Nazionale ci sono e se la qualità fosse accettabile dall’industria del “100% grano italiano”, il rientro delle quotazioni dovrebbe compiersi in una-due sessioni di mercato passato il momento speculativo. In otto giorni il “Fino” Centro passa dai 325 €/t a 313 €/t (-12) arrivo, con il Sud in regresso a 330 €/t (-5); mercantile a sconto di un 10-20 €/t con Comunitari in ripresa ed esteri “milling” ben tenuti.
Mais, la corsa continua
Si allunga l’onda del graduale rincaro dei prezzi causa la scarsità di prodotto (vecchio raccolto) offerto sul pronto, la tenuta della domanda, e i “rumors” di possibili rincari dei rimpiazzi Comunitari ed esteri. Industria zootecnica attiva e nuovo raccolto che procede bene, anche per la possibilità di irrigare; disponibilità adeguata alla richiesta, in ripresa post-covid19, ma quotazioni che salgono per ritenzione. Il mais “con caratteristiche” sui 190 E/t (+2) con il “generico” sui 186-187 €/t; origini Comunitarie +1-2 €/t ed estere + 4-5 €/t.
Cereali foraggeri e oleaginose, soia estera sempre su
Cereali foraggeri: con il riscontro della trebbiatura, si torna a quotare anche su Milano con prezzi dell’orzo reso Nord sui 160-162 €/t, teneri “feed” poco sotto i 180 €/t e sorgo nominale a 190 €/t. Domanda presente ed offerta adeguata. Oleaginose: la soia nazionale non quota ancora e l’estera mantiene il trend rialzista, nonostante la “settimana corta” in Usa, quotando un 360 €/t (+2-5) reso destino.