Grano tenero: nessuna quotazione
Con l’avvicinarsi della trebbiatura del grano tenero gli scambi si fanno rarefatti e sulle piazze si preferisce non quotare in attesa che si dipanino i dubbi su: rese, qualità e salubrità del nuovo raccolto. Le condizioni in campo sono mediamente buone ma le stime devono lasciare posto a fatti ed alle evidenze analitiche. Molini alla finestra e nell’incertezza con commercianti e produttori cauti a garantire le “usuali” specifiche su contratti per il luglio-dicembre. I “misti” Comunitari valgono un 216-220 €/t, con il “tipo Bologna” nominale sui 230 €/t e i “panificabili superiori” stimati sui 4-6 €/t in meno. Origini comunitarie in lieve ripresa (+1€/t) e “spring” invariati.
Grano duro
Sembra che l’Italia sia spaccata in due con buone rese/ha e “salubrità” al Sud e valori peggiorativi (rispetto allo storico) dal Centro al Nord ove c’è evidenza in campo di fusariosi. Mercato che resta dinamico più a parole che nei fatti, con buon livello di copertura dei molini sia per l’origine nazionale (essenziale per la “pasta Italiana”) che per le alternative Comunitarie ed Estera (confermandosi per il 2019/20 il solito deficit strutturale di ca.2 mio/t). Si continua a quotare al Nord, mentre al Sud (ove si trebbia) la cautela suggerisce di non quotare ancora. Il Fino Centro-Nord arrivo Bologna tra 234 e 239 €/t (Inv) con il mercantile a sconto di 12 €/t. Comunitari ed esteri ben tenuti per ragioni agro-climatiche e oscillazioni valutarie.
Mais
I progressi colturali del nuovo raccolto sono più che confortanti, con le prime deficienze idriche prontamente risolte a mantenere un’ottima condizione agro-vegetativa per una produzione stimata sui 6 mio/t (simile al 2018). Il mercato sul pronto è ancora fatto dal vecchio raccolto (quasi introvabile) e dai riflessi, rialzisti, dai rimpiazzi comunitari ed esteri. Bologna e Milano si rinsaldano con il “generico” reso Ager a 182 €/t (+1) e Milano a 183 €/t e il “con caratteristiche” a premio di 3 €/t; comunitario “con caratteristiche” sui 185-187 €/t e l’Ucraino a 186-191 €/t.
Cereali foraggeri e oleaginose
Cereali foraggeri: i primi tagli di orzo in Centro Italia danno buoni riscontri qualitativi, ora si attende il Nord; per i teneri nostrani “tutto tace”. I grani “any origin” sull’Ager a 211-215 €/t (Milano N.Q.); gli orzi pesanti non sono quotati. Oleaginose: in attesa che lo scenario internazionale lentamente si stabilizzi, Milano (-7 €/t) bruscamente si allinea con Bologna (+2 €/t) per una soia nazionale arrivo sui 335-340 €/t e l’estera tra 340 e 345 €/t.