Grano tenero
In attesa che si chiariscano meglio rese e qualità dei grani di forza “nostrani”, al momento abbastanza disomogenei nei responsi dal campo, sulle piazze si cominciano a quotare le classi inferiori. I misti rossi riaprono su Bologna attorno ai 190-193 €/t reso destino (calo dall’ultima quotazione: 25-29 €/t), abbastanza allineati con le alternative estere. Per il “tipo Bologna” bisogna attendere ancora una settimana ma la sensazione è che, salvo serie sorprese qualitative, aprirà su Bologna sui 210-215 €/t. Molini all’acquisto di lotti “panificabili” ma anche “con caratteristiche” per posizioni fino alla primavera 2020. Origini Comunitarie in regresso e “spring” volatili per cambio e mercato mondiale.
Grano duro
Senza riscontri di prezzo al Centro Nord ove monta la preoccupazione per i danni (furariosi e volpatura) nelle aree più colpite dal recente maltempo con riflessi da valutare sui coperture in essere (inclusi i contratti di filiera), il riferimento restano le borse pugliesi che non modificano i parametri qualitativi (proteina) ma si mantengono al rialzo: più 5 €/t le quotazioni sia del Fino, oggi sui 240 €/t reso molino, che dei Mercantili, tra i 227 e i 237 €/t a seconda del tenore proteico. Molini all’acquisto del nazionale; coperture al Sud che si allungano (anche con Comunitari ed esteri) sul 2020. Comunitari tenuti ed esteri Nordamericani volatili causa cambio.
Mais
Poco o nulla da registrare in una settimana caratterizzata dal riposizionamento al ribasso dei cereali, in contro tenenza ad un mais ben tenuto. Progressi colturali nella media e “rumors” ribassisti dall’Europa e dal Mar Nero a congelare di fatto le quotazioni in un mercato che guarda già agli scambi su tutto il 2020. Sulle borse di merci di Bologna e Milano invafriate per il nazionale con il “generico” arrivo a 183 €/t e premio per il “con caratteristiche” a 3 €/t; comunitario “con caratteristiche” in lieve calo 186-190 €/t (-1) e Ucraino sui 187-192 €/t (-2).
Cereali foraggeri e oleaginose
Cereali foraggeri: sensibile calo degli orzi che si confermano con buone caratteristiche ma “pressati” dall’offerta Comunitaria; sull’Ager i prezzi da 156 a 171 €/t (meno 4 €/t) con Milano che cede 3 €/t per i nazionali e 8 €/t per i comunitari. Il tenero “any origin” su Bologna crolla di 10 €/t per 195 €/t arrivo. Oleaginose: soia senza variazioni in un contesto mondiale più rassicurante; la nazionale quota arrivo sui 338-340 €/t e l’estera a premio di 2-3 €/t.