In chiusura di settembre i prezzi delle materie prime zootecniche, secondo le rilevazioni Bmti, mostrano una sostanziale stabilità per gli orzi di provenienza nazionale, mentre sorgo e grani teneri risentono dell'aumento dei prezzi del mais di migliore qualità.
Le quotazioni del seme di soia estero, rilevate sui listini di Bologna e Milano, sono influenzate sia dall'incremento dei prezzi internazionali sia dal rafforzamento del dollaro sull'euro. Anche la farina di soia segue questa tendenza al rialzo. Rimangono stabili, invece, i prezzi della farina di colza e della farina di girasole integrale mentre la farina di girasole proteica registra un aumento, sostenuto da una crescente domanda.
Orzi sui valori di inizio settembre
Nel comparto dei cereali foraggeri, a Bologna, gli orzi nazionali continuano a mantenere i valori registrati a inizio settembre. L’orzo pesante si conferma sui 206-211 €/t, in linea con le quotazioni dell'anno precedente. A Milano, l’orzo comunitario segna un incremento settimanale di 2 €/t, trainato da una maggiore vivacità della domanda. I prezzi mantengono una lieve crescita rispetto a dodici mesi fa (+1%).
Sorgo in risalita
La tonicità delle quotazioni del mais con migliori caratteristiche qualitative, dettata dai timori che quest’anno si riscontrano per la qualità della granella nazionale, influisce sull'aumento del sorgo, che cresce di 3 €/t rispetto alla settimana precedente, portandosi a 209-213 €/t e registrando un incremento annuo del +4%.
Grano tenero, variazione annua al +3%
Anche il frumento ad uso zootecnico sale di 2 €/t, raggiungendo 225-233 €/t, con una variazione annua del +3%.
Il mais riprende quota
Sempre a Bologna, il mais per uso zootecnico (con caratteristiche) ha registrato un rialzo settimanale di 7 €/t, ampliando il divario rispetto a settembre 2023 al +6%.
Soia estera sempre più su
Con la soia nazionale ancora non quotata, i prezzi dei semi di soia di origine estera continuano a salire, spinti dai recenti aumenti delle quotazioni internazionali. A Bologna, il prezzo è cresciuto di 10 €/t rispetto alla settimana precedente, attestandosi sui 441-445 €/t, mentre a Milano l'incremento è stato di 5 €/t, raggiungendo 442-443 €/t. Il divario annuale si riduce, assestandosi al -4%. Alla Borsa di Chicago, i futures della soia hanno registrato un rialzo settimanale del +5%, portandosi a 10,65 $ per bushel, pari a circa 350 €/t.
La farina di soia spicca il volo
Nel comparto dei proteici, anche la farina di soia beneficia degli aumenti delle quotazioni internazionali e del rafforzamento del cambio euro/dollaro. A Bologna, la farina di soia proteica ogm registra un incremento di 10 €/t, attestandosi sui 426-428 €/t, con una riduzione annuale del -16%. Oltreoceano, alla Borsa di Chicago, i futures della farina di soia hanno guadagnato 26,3 $/t su base settimanale, raggiungendo 343,70 $/t, pari a circa 339 €/t.
Farina di colza stabile
In Italia, a Bologna, la farina di colza resta stabile sui 303-308 €/t, con un calo annuale del 7%.
Farina di girasole proteico in ripresa
Anche la farina di girasole integrale conferma il prezzo di 180-185 €/t, mentre la farina di girasole proteico, sostenuta da una maggiore domanda, registra un aumento di 5 €/t, attestandosi sui 285-290 €/t. Le variazioni annuali segnano riduzioni rispettivamente del -16% e del -12%. Sul fronte produttivo, le stime pubblicate da Coceral il 19 settembre scorso evidenziano una contrazione del 6% nella produzione dell’Ue-27 rispetto al 2023, con circa 9,7 milioni di tonnellate. In Ucraina, il calo produttivo è ancora più marcato, con una produzione poco superiore ai 13 milioni di tonnellate, pari a una diminuzione del -10% rispetto all'anno precedente.