Melanzane, zucchine e pomodori, ma anche peperoni, radicchi, finocchi e arance. L'ultima settimana di gennaio, secondo le rilevazioni Bmti, segna per lo più un calo generalizzato dei prezzi rispetto a quella precedente.
Arance in discesa
Perdono ancora terreno le quotazioni delle arance Tarocco siciliane. I prezzi, confrontati alla campagna precedente, confermano una maggiore disponibilità di prodotto a piccolo calibro, che ha spinto le quotazioni su livelli inferiori. Si registra pure una minore presenza di prodotto con grandi pezzature, che ha prezzi più elevati rispetto a dodici mesi fa. Ciò è stato causato da un clima torrido in estate e da una bassa piovosità, che non ha permesso un’ottima crescita delle arance. In entrata le varietà a maggiore pigmentazione rossa, come le Moro, e le prime arance bionde della varietà Washington Navel. La domanda, con le temperature non rigide, si attesta su livelli medio bassi.
Carciofi, scambi sottotono
In generale si registra una disponibilità non molto alta di prodotto a causa dell’assenza di pioggia, che ha trattenuto i prezzi su livelli superiori rispetto allo scorso gennaio. La domanda sottotono però sta portando i listini in discesa. Sta per avviarsi la raccolta della varietà Romanesco, che dovrebbe comparire nei mercati nelle prossime settimane.
Clementine stabili
Prezzi stabili per le ultime partite di clementine Comuni del sud Italia. In arrivo le varietà tardive, come la Hernandina sia italiana sia spagnola, ma si affacciano nei mercati anche le prime Orri israeliane, con prezzi alti dettati da una disponibilità ancora molto bassa.
Finocchi, offerta elevata
Alta disponibilità di finocchi italiani, che fa scendere le quotazioni rispetto alla settimana precedente. Al momento il trend si mantiene ancora su livelli superiori allo scorso anno, ma con la domanda bassa si potranno registrare altri cali nelle prossime giornate, facendo tornare i listini su livelli normali.
Indivie, le quotazioni resistono su alti livelli
Prezzi che tendono al calo per le indivie, grazie a una disponibilità regolare che consente una buona risposta alla richiesta. Quotazioni che resistono ancora su livelli alti in base tendenziale, ma le belle giornate permettono una buona produzione.
Melanzane, la domanda rimane timida
La settimana si apre con un deciso calo per le quotazioni delle melanzane siciliane. Buoni i quantitativi in entrata, a fronte di una domanda non particolarmente alta. Meno presente nei mercati la varietà lunga.
Peperoni, apertura di settimana in frenata
Anche per i peperoni siciliani questa settimana parte con un calo delle quotazioni. Buona presenza di prodotto, con una richiesta nella media del periodo. Accompagna la produzione siciliana il peperone spagnolo, che segue la tendenza in calo dei prezzi.
Pomodori, i listini tornano nella norma
Nonostante il trend ancora alto dei pomodori siciliani, si registra un leggero calo dei prezzi, soprattutto per il Tondo Rosso a grappolo sia italiano sia spagnolo, che pone fine al livello alto dei prezzi registrati finora. Anche per il Datterino i listini ritornano su livelli normali, complice un aumento dell’offerta.
Radicchi, il trend delle quotazioni rimane elevato
Continua il momento dei prezzi alti per i radicchi. I quantitativi raccolti nel nord Italia non sono elevati, soprattutto per il lungo precoce e il tondo rosso. Questo fattore permette un trend ancora molto alto rispetto a dodici mesi fa. Questa settimana i prezzi sono stabili in diversi mercati, con qualche segno meno per alcune piazze.
Zucchine, produzione in aumento
Il clima ancora piacevole permette un aumento della produzione per le zucchine, seppure i quantitativi non rispondono ancora pienamente alla domanda alta. Le quotazioni hanno ricevuto una spinta verso il basso, restando però su livelli alti, tipici del periodo invernale. Sono presenti solo le produzioni in serra del Lazio e della Sicilia.
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