Orzi, grani teneri e sorgo si rafforzano, scende la soia

Secondo le rilevazioni Bmti, la prima settimana di dicembre si apre con un rimbalzo generalizzato dei listini per le materie prime destinate all'alimentazione zootecnica

La prima settimana di dicembre evidenzia nuovi rialzi nel comparto dei cereali foraggeri. Gli orzi registrano un incremento dei prezzi, sostenuti dalla scarsa disponibilità sia sul mercato locale sia su quello comunitario, trascinando al rialzo anche le quotazioni dei grani teneri e del sorgo. Per la soia nazionale, problemi qualitativi dovuti ai ritardi nella raccolta e il calo dei prezzi del prodotto di origine estera continuano a spingere al ribasso le quotazioni, che si attestano intorno ai 430 €/t. La farina di soia risente ancora delle flessioni delle quotazioni internazionali, segnando un ulteriore ribasso settimanale. Stabili, invece, i prezzi della farina di colza e delle farine di girasole integrale e proteica.

Orzi, la risalita continua

I prezzi degli orzi continuano a salire, sostenuti da produzioni limitate sia in quantità che in qualità. A Bologna, gli orzi nazionali segnano un incremento settimanale di 2 €/t, con la varietà pesante che si attesta a 238-243 €/t, registrando un aumento annuo del 9%. L’orzo di origine estera si posiziona a 247-252 €/t, con un rialzo annuale del 7%. A Milano, l’orzo comunitario guadagna 3 €/t su base settimanale, raggiungendo i 249-259 €/t, con un incremento del 6% rispetto all’anno precedente.

Grani teneri e sorgo in rialzo

Anche i prezzi dei grani teneri e del sorgo mostrano segnali di rialzo a Bologna. Il frumento ad uso zootecnico aumenta di 3 €/t rispetto alla settimana precedente, attestandosi a 246-253 €/t (franco arrivo), con una variazione positiva del +2% rispetto al 2023. Il sorgo registra un incremento settimanale di 2 €/t, raggiungendo i 222-226 €/t, con un notevole aumento annuo del +11%.

Soia, una concomitanza di fattori favorisce la discesa

Nel mercato della soia, il calo del prodotto di provenienza estera e i problemi qualitativi del raccolto nazionale condizionano i prezzi della soia nostrana, spingendoli al ribasso. A Bologna, il seme di soia nazionale registra un calo di 5 €/t rispetto alla settimana precedente, attestandosi a 428-433 €/t (franco partenza), con una contrazione annua del -7%. Anche a Milano si rileva una flessione di 5 €/t, con prezzi che si posizionano a 425-432 €/t (franco partenza). Il seme di soia di origine estera mostra un andamento simile: a Bologna si attesta a 418-431 €/t (-10 €/t su base settimanale), mentre a Milano scende a 428-438 €/t (-6 €/t), evidenziando un divario medio annuo del -14%. Oltreoceano, alla Borsa di Chicago, i futures della soia rimangono sotto la soglia dei 10 $ per bushel, chiudendo a 9,93 $/bushel, pari a circa 346 €/t.

La farina di soia cede terreno

La farina di soia riprende la tendenza al ribasso, condizionata dai cali registrati sul mercato internazionale. A Bologna, la farina di soia proteica Ogm perde 5 €/t su base settimanale, attestandosi a 373-375 €/t, con una contrazione annua del -33%. Alla Borsa di Chicago, i futures della farina di soia scendono di ulteriori 3,30 $/t rispetto alla settimana precedente, raggiungendo 283,80 $/t, equivalenti a circa 296 €/t.

Farina di colza stabile

In Italia, la farina di colza si conferma stabile sui 313-318 €/t, segnando un decremento annuo del -9%.

Farine di girasole senza variazioni

Anche le farine di girasole mantengono le quotazioni della settimana precedente: la farina di girasole integrale si posiziona a 180-185 €/t, mentre quella proteica resta sui 313-318 €/t, registrando riduzioni annuali rispettivamente del -5% e del -25%.

Leggi i prezzi dei cereali foraggeri e delle materie prime per l'alimentazione zootecnica nella settimana dal 2 al 7 dicembre 2024

Orzi, grani teneri e sorgo si rafforzano, scende la soia - Ultima modifica: 2024-12-09T17:04:17+01:00 da Redazione Terra e Vita

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento
Per favore inserisci il tuo nome