Polli e faraone volano alto, Grana Padano, olio evo e suini arrancano

Primi segni meno dopo un lungo periodo di rincari per le materie grasse. Tiene il Parmigiano Reggiano. Cedono ancora i vini bianchi. Invariati i rossi

Caseari, ancora in affanno il Grana Padano

La settimana di apertura del mese di aprile mostra qualche flessione nei prezzi del Grana Padano Dop su tutte le piazze in maggiore misura per la produzione 4-12 mesi, nonostante gli scambi vengano comunque ancora definiti nella norma. Si mantengono immutati e nella norma gli scambi di Parmigiano Reggiano Dop con una totale stabilità dei prezzi su tutte le piazze e per tutte le stagionature.

Inversione di tendenza per le materie grasse e i burri per i quali la settimana è stata testimone delle prime flessioni congiunturali sulla maggior parte dei centri di scambio. I listini medi dello zangolato evidenziano una variazione negativa su base settimanale del -0,7%, mentre il pastorizzato su Milano (4,08 euro al chilo) sempre su base settimanale cede del -1,2%. Le uniche a mantenere invariati prezzi sono la piazza di Cremona con il pastorizzato stabile a 3,25 euro al chilo e la piazza di Mantova con il burro Cee quotato 3,95 euro al chilo.

Prosegue nelle flessioni il latte spot sia a Verona (-1,4%) che Lodi (-2,2%).

Bovini stabili

La settimana è trascorsa senza mutamenti di rilievo, questo vale sia per il mercato dei bovini vivi da macello che per le carni di bovino. Immobili i listini di manze vitelli e vitelloni. Gli operatori prevedono comunque che per il prossimo periodo questa situazione stazionarietà si volga più per una tendenza al ribasso dei prezzi che al rialzo. Anche per le carni nessuna novità di rilievo, con i listini stabili per tutte le categorie.

Avicoli, galline in calo. Polli e faraone in evidenza

Nonostante le festività pasquali il mercato di entrambe le tipologie di galline ha confermato una domanda contenuta anche nel corso dell’ultima settimana che a fronte di un ulteriore incremento dell’offerta ha determinato ulteriori flessioni nei listini sia per la categoria media (-3,8% var. cong.) che per la pesante (-1,4% var. cong.) Per i polli i prezzi si consolidano sui precedenti valori sostenuti da una buona domanda andata via via aumentando nel corso della settimana. Anche per le faraone gli scambi sono risultati buoni con i listini ben saldi sulle precedenti posizioni.

I consumi di coniglio registrano, anche grazie alla Pasqua, una domanda discreta e contestualmente un’offerta di vivo allineata alle richieste. Pertanto, la situazione del mercato si conferma in sostanziale equilibrio con quotazioni invariate. La spinta inflattiva dei prezzi delle uova sembra essersi esaurita con quotazioni invariate sia per le categorie destinate al consumo domestico che per quelle destinate all’industria.

Suini, si deprezzano quelli da macello

Da un’analisi delle dinamiche del mercato del settore suinicolo si evince un complessivo calo dei prezzi dei listini soprattutto per quanto riguarda i suini da macello, con un’offerta stabile a fronte di una domanda poco interessata. Relativamente al mercato all’ingrosso si registra un sostanziale equilibrio per quanto riguarda i tagli per il consumo fresco ed anche per quelli destinati all’industria ad eccezione delle cosce smarchiate per le quali si rilevano flessioni nelle quotazioni. Per quanto riguarda i suinetti da allevamento si conferma un aumento dei prezzi dei listini con un’offerta non sufficiente a fronte di una buona domanda da parte dei centri d’ingrasso nazionali ed esteri.

Olio, listini dell'evo in rosso

La prima settimana del mese di aprile ha evidenziato un lieve arretramento delle quotazioni medie all’origine dell’olio extravergine di oliva sulle piazze calabresi, che ha influito sulla media nazionale attestandola a 4,64 euro al chilo.

In aumento, invece, i prezzi medi per le varietà vergine e lampante che si portano rispettivamente a 2,74 e 2,08 euro al chilo fondamentalmente grazie alle performances registrate sulle piazze pugliesi.

Ancora in un aumento si evidenzia anche sul mercato all’ingrosso dove i raffinati di oliva si sono portati a 2,66 euro al chilo, mentre quelli di sansa si sono attestati a 1,53. Anche gli olii raffinati di semi mostrano un incremento medio per tutte le varietà rilevate.

Vino, male i bianchi

Il mese di aprile si apre, come aveva chiuso marzo, evidenziando una flessione dei listini medi all’origine dei vini comuni bianchi. Gli ultimi sette giorni hanno mostrato quotazioni ancora in calo sulle piazze laziali facendo scendere, anche se di poco, ancora una volta il prezzo medio che si è attestato a 3,02 euro.

Senza variazioni i listini medi dei vini rossi che permangono a 4,03 euro l’ettogrado.

Tengono le produzioni ad indicazione geografica.

I prezzi dei prodotti agricoli del 6 aprile 2021
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Polli e faraone volano alto, Grana Padano, olio evo e suini arrancano - Ultima modifica: 2021-04-07T14:22:51+02:00 da Redazione Terra e Vita

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