Tutti i prezzi dei prodotti agricoli rilevati, e commentati, da Ismea sulle principali piazze italiane nell'ultima settimana.
Animali vivi, carni fresche, cereali e derivati, derivati di colture industriali, foraggi ed alimneti per il bestiame, latte e derivati, oli e grassi vegetali, semi oleosi, uova fresche e in guscio, vini.
CEREALI
Si conferma la dinamica negativa del prezzo all’origine del frumento duro, che nella prima rilevazione di aprile ha registrato cali diffusi in gran parte delle piazze di riferimento a causa di una debole attività della domanda. Listini in lieve arretramento anche per il grano tenero, mentre le quotazioni dei cereali ad uso zootecnico (mais ed orzo) hanno evidenziato una sostanziale tenuta. Mercato sempre pesante per i risoni, con i prezzi medi di gran parte delle varietà che permangono su livelli nettamente inferiori rispetto a quelli osservati nella precedente campagna di commercializzazione. I semi di soia sono aumentati di 3 €/t a Bologna, quotazioni invariate negli altri centri di scambio monitorati. La prolungata assenza di precipitazioni sta destando qualche preoccupazione agli operatori del settore per le colture in atto.
BOVINI
Apertura del mese con ancora un andamento calmo per i vitelloni che registrano cali alla Borsa di Modena ed in commissione a Padova. Alla Borsa di Modena segnali in aumento per le vacche e per i baliotti. Anche in questa settimana i tagli mezzene ed anteriori di vitelloni hanno ceduto nelle quotazioni come riflesso della diminuzione del vivo, così come sono risultati in aumento quelli di mezzene e posteriori di vacca. A Montichiari in un contesto di mercato stazionario, si registra la diminuzione dei vitelli frisoni, mentre a Padova recuperano i vitelli da ristallo Charolaise. Situazione stazionaria sul fronte dei consumi, non particolarmente vivaci ormai da qualche tempo.
SUINI
Resta ancora attivo in questa prima settimana del mese il mercato dei suini da allevamento, in particolare per i magroni, i cui prezzi risultano in recupero per le taglie da 25 a 100 kg. Il trend attivo viene confermato anche per la prossima settimana dalla rilevazione della CUN. Per i suini grassi si conferma una domanda sostenuta dovuta soprattutto all’imminente festività pasquale, oltre al fatto che il prezzo del suino è in aumento in tutta Europa. Alla Borsa di Modena il prezzo raggiunto è stato di 1.61 €/kg con un aumento di quasi tre centesimi. La rilevazione della CUN indica per la prossima settimana un aumento di circa 4 centesimi. Trend decisamente positivo anche pe i tagli, tutti in aumento ad eccezione delle cosce, ancora stazionarie. La rilevazione della CUN mantiene questo andamento positivo anche per la prossima settimana.
AVICUNICOLI
Il consumo di pollo è andato via via crescendo nel corso di quest’ultima settimana. Si conferma ancora una volta un’offerta di polli vivi contenuta che contribuisce a mantenere una situazione di solido equilibrio tra domanda e offerta. Le galline rosse sono penalizzate ancora da una domanda non sostenuta e il prodotto in eccesso causa il calo progressivo delle quotazioni. Le pesanti mantengono i valori raggiunti. La Pasqua, con l’aumentata domanda, spinge il mercato delle faraone in una situazione di mancanza di prodotto, con conseguente rialzo delle quotazioni. Questa, comunque, dovrebbe essere l’ultima settimana con una domanda sostenuta; dalla prossima, solo un’offerta più contenuta, potrà mantenere una situazione di equilibrio. Nessuna modifica di impostazione per quanto riguarda l’offerta domestica di tacchino: il vivo risulta contenuto con pesi medi al carico nella norma; il busto macellato è ben “controllato” e le quotazioni rimangono stabili. Invariato delle quotazioni per il prezzo dei conigli. Aspettative di stabilizzazione in previsione di una attesa frenata della domanda nel periodo immediatamente successivo alla Pasqua. Le uova consolidano l’andamento migliorativo che le ha viste protagoniste nel corso delle ultime settimane.
LATTIERO-CASEARIO
Il mese di aprile si apre con un andamento meno favorevole per i due grana a denominazione. In particolare il Grana Padano ha lasciato al mercato 5 centesimi al chilo sule borse merci di Cremona Mantova e Milano. Anche il Parmigiano Reggiano pur mantenendo scambi nella norma, accusa segnali di cedimento nelle quotazioni, che risultano in calo su Reggio Emilia e Parma sia per la produzione 12 mesi che per il 24 mesi. Si conferma il buon andamento delle materie grasse. Nello specifico lo zangolato riesce a recuperare dagli 8 ai 10 centesimi rispetto ai valori di sette giorni fa, portando la quotazione a 2,58 €/kg sulle piazze emiliane e a 2,80 €/kg a Mantova. Da segnalare anche il recupero della crema di latte a Milano che tocca quota 2,20 €/kg (+86,4% variazione tendenziale). Per ciò che concerne il mercato della materia prima, listini ancora in calo sulla borsa merci di Verona pari a 25 centesimi al quintale.