Grano tenero
Si torna a quotare su tutte le borse che gradualmente si allineano con segnali di debolezza per l’origine nazionale sia per motivi di “caratteristiche” (inferiori al 2018 e “medie”) che di per riflessi ribassisti dal resto Europa. La domanda molitoria resta presente ma diversifica gli acquisti sulle diverse origini alla ricerca della “quadra qualitativa”; offerta che copre le richieste, con volontà di fare scambi anche sul breve-medio termine. Su Granaria (Milano) e Ager il “tipo Bologna” reso destino si conferma sui 220-225 €/t, con i “bianchi” a sconto i 15-20 €/t e i “misti” prossimi ai 200 €/t. Comunitari in flessione con ampia offerta e qualità “media”; comunitari di forza meno 2 €/t e “spring” esteri meno 2-3 €/t.
Grano duro
Sentori di ripresa che si concretizzano alla riapertura delle mercuriali con aumenti che vanno dai +2 €/t di Bologna ai +5 €/t di Foggia; Milano invariato ma in linea col mercato. A supporto il deficit quantitativo di campagna e, per il “Fino”, la richiesta di qualità (e proteina) dell’industria. Scambi ancora limitati con gli operatori cauti a prendere posizione; coperture dei molini buone con interesse a mantenerle in attesa del termine del raccolto nell’Emisfero Nord. Il “Fino” proteico vale un 235-240 €/t arrivo Nord (problema volpati e fusariati) e 255-260 arrivo Sud, con i Mercantili a sconto di 10-20 €/t al Nord e 5-15 €/t al Sud. Comunitari ed esteri ben tenuti.
Mais
La produzione si conferma ma con più dubbi su qualità e valori tossinici che, in presenza di prezzi di mercato tendenzialmente al ribasso, fanno prevedere maggiori volume verso consumi non alimentari. Comunque il settore zootecnico è coperto e l’offerta prevale sulla domanda con riflessi negativi sui prezzi sia sul pronti che sul breve-medio termine. Il mais “con caratteristiche” sull’Ager quota 180-182 €/t (-1) arrivo in piena sintonia con la Granaria di Milano; il “generico” mantiene lo sconto di 3 €/t con i Comunitari “con caratteristiche” e Ucraino a183 €/t (-2).
Cereali foraggieri e oleaginose
Cereali foraggieri: ancora non quotato il sorgo, ma l’umidità tra lotti del nuovo raccolto è elevata. Orzo e tenero registrano scambi nella media del periodo che cristallizzano le quotazioni: l’orzo arrivo su Bologna e Milano tra i 156 €/t e i 175 €/t (“pesanti”) e il tenero tra 175 (Milano) e 188 €/t (Bologna). Oleaginose: in attesa che si torni a quotare su Bologna, la nazionale vale sui 340 €/t reso Milano con l’estera tra i 338 €/t (-3) di Bologna e i 345 €/t (inv) di Milano.