Grano tenero, i listini si consolidano
Italia
In assenza di nuove notizie e con un mercato che ha metabolizzato lo scenario nazionale all’interno di un quadro europeo con qualità “medio-bassa”, l’attività di scambio prosegue con maggiore interesse per le classi Ager 1 e 2 e minore pressione sui cosiddetti “misti”. Lieve incremento su Bologna per i grani di forza che restano più competitivi dei rimpiazzi comunitari ed esteri, mentre per le classi inferiori e sulla piazza di Milano si quota “invariato”. Resta ampia la disponibilità dei grani “tipo Bologna” che si consolidano sui 295-300 €/t reso; i “bianchi” scontano un 16-18 €/t con i “misti” fermi sui 265 €/t; comunitari panificabili allineati al nazionale con i grani di forza Ue e gli “spring” che allargano il “premio”.
Grano duro, i prezzi si stabilizzano
Italia
Si delinea lo scenario commerciale italiano, con il raccolto nazionale che al momento rappresenta la migliore soluzione per i molini come rapporto qualità/prezzo. Scambi abbastanza vivaci ma incostanti, con l’offerta che non appena definisce il prezzo con la produzione colloca il prodotto sul mercato, limitando al massimo ogni forma di ritenzione. Prezzi che si stabilizzano con lieve segnale di rientro sulle piazze del Sud ma i produttori al momento restano incerti sul da farsi. I trasformatori continuano a coprirsi con origine nazionale sul pronto e “any origin” sul 2022. Il tipo Fino reso Nord Italia sui 490 €/t, il Centro origine a 480-490 €/t e il Sud sui 500 €/t. Comunitari limitati all’offerta francese ed esteri poco offerti.
Mais, si riduce spread tra generico e "con caratteristiche"
Italia
Si riduce lo “spread” tra il mais generico e quello con caratteristiche, ma una quota della produzione nazionale con specifiche inferiori (tossine elevate) al momento non è quotata. La domanda presente e le quotazioni per l’origine locale a uso alimentare/zootecnico tornano al rialzo su Bologna, mentre su Milano cede qualcosa nonostante il supporto dei rimpiazzi comunitari. In attesa del consolidamento (e riposizionamento?) dei prezzi, il Nord-Ovest quota il mais “con caratteristiche” sui 262 €/t, mentre nel Nord-Est vale un 278 €/t; il “generico” restringe lo sconto a 10-14 €/.
Oleaginose e cereali foraggeri, la soia parte tonica
Italia
Cereali foraggeri: il livello dei prezzi del grano e la richiesta dal settore zootecnico per i cereali a paglia sostengono l’orzo pesante, sui 240 €/t arrivo, con anche il sorgo bianco, sui 255 €/t, a beneficiare del generalizzato rafforzamento dei prezzi.
Oleaginose: la soia nazionale apre a 525 €/t arrivo su Milano mentre su Bologna sale di 20 €/t per un prezzo partenza oltre i 540 €/t; estera posizionata a 510 €/t arrivo.