Grano tenero, il primo prezzo dell'anno è al rialzo
Scenario di riapertura post-festività al rialzo su Bologna (Milano quota invariato) per tutte le tipologie, fatto salvo i grani di forza che troverebbero meno supporto. Gli aumenti sono da verificare ma giungono dopo un periodo di stasi dell’attività molitoria e sull’onda degli echi internazionali. Scambi senza particolari tensioni e domanda dei molini attendista in attesa dell’evoluzione dei consumi sul primo trimestre. Si allarga la forbice di prezzo pei le classi 2 e 3 tra la Granaria e l’Ager: il “tipo” Bologna vale sempre un 234 €/t reso camion arrivo; i panificabili superiori valgono un 220-228 €/t e i “misti” tra i 215 e i 225 €/t; Comunitari in ripresa di 2-4 €/t e “spring” tra i 290 del Canadese e i 305 (causa dazio) dell’Usa.
Grano duro, mercati alla finestra
Situazione di attesa con le Borse del Sud che non quotano ancora e quelle del Centro-Nord invariate per limitato livello di scambio e scarso interesse da parte di un settore molitorio con adeguate coperture sul primo trimestre 2021 e che riceve minore richiesta dagli utilizzatori finali. Resta più che soddisfacente la disponibilità di prodotto nazionale, con l’aggiunta del Comunitario ed estero in rivendita, e l’offerta conserva un atteggiamento attendista guardando ai prezzi internazionali. Il “Fino” si mantiene nominale al Sud a 297 €/t e al Centro sui 284 €/t, su Milano quota tra i 300 e i 310 €/t reso destino con Bologna invariato tra i 302 del “Centro” e i 310 del “Nord”; mercantili nominalmente a sconto di un 7-10 €/t, base specifiche.
Mais, si attende un aumento della domanda
Si respira aria di speculazione con quotazioni al rialzo e poca movimentazione di prodotto sia d’origine locale che estera (dai porti). Gli operatori, stante lo spread con i cereali a paglia, si attendono un incremento della domanda e tanto basta a far lievitare le quotazioni che per il mais “con caratteristiche” valgono 195 €/t (+2) su Milano e un 202 €/t (+4) su Bologna; il “generico” sconta un 3-4 €/t con i rimpiazzi comunitari ed esteri in aumento di 3-6 €/t.
Cereali foraggieri e oleaginose, soia in orbita
Cereali foraggieri: la tonicità dei prezzi del tenero si riflettono anche sugli orzi e sul sorgo bianco. La domanda zootecnica è costante ma potenzialmente in evoluzione come volumi al cambiare dei prezzi. L’orzo pesante arrivo Nord quota sui 195 €/t (+3), il sorgo un 195-200 €/t e il tenero tra i 214 €/t su Milano e i 230 su Bologna. Oleaginose: tsunami del prezzo della soia che sale di 20 €/t su Milano e 38 €/t su Bologna per prezzi sui 470-480 €/ della nazionale con l’estera allineata.