Kaki, timido aumento
La campagna dei kaki si è mantenuta su livelli di prezzo sostenuti: la poca disponibilità di prodotto ha tenuto sempre vivo l’interesse per questo frutto che, dall’inizio di novembre, vede un lieve aumento del prezzo. La qualità del kako comune non è sempre stata al massimo livello, ma in questi giorni, con l’arrivo della varietà Rojo Brillante, sembra migliorare. Così pure le quotazioni.
Castagne, "invasione" estera in anticipo
La settimana a cavallo tra ottobre e novembre, che per tradizione è la più interessante sotto il profilo dei consumi, si è rivelata positiva: notevoli i quantitativi trattati, prezzi in linea con il periodo. Buona la qualità organolettica dei marroni, anche se alcune partite del centro Italia manifestano una elevata percentuale di prodotto non conforme. Nei mercati sono comparsi con notevole anticipo, vista la scarsità di merce nazionale, cospicui quantitativi di prodotto di provenienza estera.
Il maltempo fa volare i cavolfiori
Improvviso balzo in avanti del prezzo dei cavolfiori a seguito della scarsa disponibilità di prodotto. A generare tale situazione le persistenti e violente piogge che hanno interessato tutte le aree produttive nazionali ed estere. Quasi nulli, infatti, gli arrivi da Francia, Germania, Polonia, Olanda. Aumenti di prezzo del prodotto nazionale fino al 50% rispetto alla settimana precedente. Pochissimi anche i cavolfiori var. romanesco. La situazione dovrebbe migliorare con l’agibilità delle zone di raccolta.
Clementine, avvio incerto
Non ancora ottimale la qualità organolettica delle clementine nazionali, che difettano di colore e dolcezza: Le previste escursioni termiche potranno colmare questa lacuna temporanea. Prima comparsa del clementino comune che, in numerose partite calabresi, evidenzia attacchi di ragnetto rosso. Se le partite di qualità non ottimale scendono di prezzo, quelle di buon colore e sapore lo mantengono.
Mele, performance migliori del 2022
Con l’arrivo della mela Scilate (Envy) e l’imminente arrivo di Cripps Pink (Pink Lady) si può considerare chiuso il panorama dell’offerta varietale. Quotazioni abbondantemente superiori a quelle dell’anno scorso e consumi nella media del periodo.
Peperoni, la domanda ristagna
Non proprio soddisfacente il mercato dei peperoni: i prezzi sono nella media, non molto alti, ma la domanda ristagna. Non c’è ancora l’interesse da parte del consumatore, nonostante si possano reperire sul mercato ottime partite di prodotto siciliano che non trova riscontro con le quotazioni che intende realizzare. Anche il prodotto spagnolo, che vede quotazioni poco superiori a 2,00 €/kg, non riceve l’interesse desiderato.
Pere, i listini alti non invogliano gli acquisti
Stabile il mercato delle pere, con acquisti moderati a causa del prezzo elevato del prodotto. Ingresso anche della pera Kaiser, con quantitativi ridotti come per le altre varietà. Discreti quantitativi di prodotto belga, olandese e portoghese. Sempre di ottima qualità e ad un costo accettabile la varietà Decana di provenienza olandese.
Pomodori in altalena
Irregolari e altalenanti gli arrivi e le quotazioni per tutte le tipologie di pomodoro. Primi arrivi di pomodoro tipo Costoluto e tipo Merinda, quotazioni non molto elevate e bassa richiesta. Tutte le varietà di pomodoro siciliano hanno risentito dei venti di scirocco che hanno interessato l’isola.
Uva da tavola sempre più su
Non si ferma l’ascesa di prezzo per l’uva; dai primi di novembre è schizzato a 3,50 – 4,00 €/kg per la varietà Italia di I° categoria. Terminata prematuramente la disponibilità dell’uva Pizzutella, poca anche l’uva apirena, che realizza da 4,00 a 5,00 €/kg. Poca e di mediocre qualità l’uva Aledo spagnola; prime comparse di uva oltre-oceano, con quotazioni molto elevate.
Zucche, promosse per la qualità
Domanda sostenuta per le zucche ma quotazioni senza variazioni di rilievo, se non per prodotto con lavorazioni e confezionamenti particolari. La qualità rimane buona.
Zucchine, prime forniture da Lazio e Sicilia
Vento, pioggia e abbassamento delle temperature hanno chiuso definitivamente la produzione del nord Italia. Prezzi in aumento ma non allarmanti. Non ancora in piena produzione il sud Italia, anche se si vedono le prime partite di qualità dal Lazio e Sicilia, quotate da 1,90 a 2,30 €/kg per il prodotto lavorato a strati, cal. 14/21
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