Frumento tenero, il meglio varietale per le semine 2021

    Close up of wheat ears, field of wheat in a summer day. Harvesting period
    I risultati delle prove nazionali 2020-21: testate 36 varietà. Fra i frumenti di forza brilla Giorgione. Nei panificabili superiori Albagran, Rgt Vivendo e Solindo, mentre fra i panificabili si segnalano Filon e Lazuli. Tra le nuove introduzioni spiccano Nemo, Pilier e Silviero

    Passaggio di mano nelle prove varietali.

    Nella campagna agraria 2020-21 la Rete delle prove varietali del frumento tenero, giunta al suo 48° anno di attività, ha infatti passato il testimone al CREA-CI, il Centro di Ricerca Cerealicoltura e Colture Industriali, mantenendo però invariati i criteri di scelta delle varietà, l’impostazione delle prove e, soprattutto, la preziosa rete di collaboratori, appartenenti ad istituzioni pubbliche e private, che in questi anni ha avuto un ruolo fondamentale per la sua realizzazione.

    Articolo tratto dallo speciale Frumento in campo di Terra e Vita 27

    Abbonati e accedi all’edicola digitale

    Quest’anno la sperimentazione ha riguardato:

    • 36 varietà,
    • 23 le località di valutazione, di cui 12 nell’areale Nord, 7 nel Centro e 4 nel Sud.

    Tali varietà sono riportate nella tabella 1, identificate con l’anno di iscrizione al Registro, il responsabile della selezione conservatrice e della commercializzazione in Italia e raggruppate per classe qualitativa di appartenenza:

    • 7 appartengono alla classe dei Frumenti di Forza (FF),
    • 12 a quella dei Frumenti Panificabili Superiori (FPS),
    • 11 a quella dei Frumenti Panificabili (FP),
    • 6 a quella dei Frumenti da Biscotto (FB).

    Scarica tutte le tabelle

    Rimangono invariate rispetto allo scorso anno, in quanto più diffuse a livello nazionale, le varietà di forza (FF) Giorgione e Rebelde, così come invariate sono le varietà scelte per qualità e produzione, i testimoni di classe: Bologna (FF), Lancillotto (FPS), Solehio (FP) e Bramante (FB). Sono entrate quest’anno nella Rete, poiché mai provate, le varietà FF Axum, FPS Aleppo, Nabucco, Peralba e Soana, FP Pilier e RGT Refill, FB Donatello, Minerva, Sintesi e Sy Liam e le varietà FP Nemo e Silverio, entrambe iscritte al Catalogo francese. Le varietà FF Aiace VST, Bingo VST, Izalco CS, FPS  Albagran, Berta, Pinturicchio, RGT Vivendo, Solindo CS, SY Starlord e SY Ural, FP Cabiria, Filon, KWS Coli, KWS Lazuli, Poker VST, SY Capitano ed FB Canaletto, hanno svolto invece quest’anno il secondo anno di prova.

    Il seme delle varietà, preventivamente conciato con prodotti commerciali, è stato fornito dalle ditte sementiere responsabili della loro commercializzazione sul territorio nazionale. In tutte le località è stato utilizzato uno schema a graticcio con tre repliche. La parcella elementare di 10 m2 è stata seminata con un investimento unitario di 450 cariossidi germinabili/m2. Per tutti i caratteri rilevati in ciascuna località è stata eseguita l’analisi della varianza.

    In generale l’andamento climatico è risultato favorevole per i cereali autunno-vernini. Per quanto riguarda il Nord e il Centro, le semine sono state generalmente regolari, tra l’ultima decade di ottobre e la prima di novembre, consentendo un’ottima emergenza prima dell’inverno, che è stato caratterizzato da temperature non particolarmente rigide e piovosità regolare al Nord, più accentuata al Centro. Le precipitazioni sono state poi assenti da marzo a metà aprile, comportando, ove non è stato possibile intervenire con irrigazioni, stress alla coltura, con ritardo nella levata e disseccamenti fogliari precoci. In aprile si sono registrati inoltre, al Nord e al Centro, picchi negativi di temperatura, che hanno bloccato lo sviluppo della coltura. Dall’inizio dell’ultima decade di aprile si è verificato un cambio del meteo, con l’arrivo di piogge diffuse, accompagnate da un calo delle temperature, perdurato per tutto il mese di maggio, che ha favorito il riempimento ottimale della granella. Al Sud le semine sono avvenute tra l’ultima decade di novembre e la metà di dicembre. La pianura foggiana, dopo un periodo di normale umidità, ha affrontato nel periodo maggio-giugno condizioni di estrema aridità associata a temperature molto alte. Anche in Sicilia, a partire dal mese di aprile, è iniziato un lungo periodo siccitoso abbinato ad un forte rialzo delle temperature. L’andamento climatico in tutti gli areali ha generalmente limitato gli attacchi dei patogeni fungini, risultati assenti o moderati in quasi tutte le prove.

    Nelle tabelle 2, 3 e 4 vengono riportati i valori registrati per i principali caratteri agronomici, produttivi e merceologici dalle varietà in prova, raggruppate nelle rispettive classi qualitative, all’interno delle quali sono state ordinate per produzione decrescente.

    Italia settentrionale

    Le condizioni climatiche verificatesi al Nord durante la corrente campagna agraria hanno influito positivamente sulle produzioni che si sono attestate ad un valore medio generale di 8,48 t/ha (tabella 2), con un incremento, rispetto allo scorso anno, che peraltro non era stato affatto favorevole alla coltivazione del tenero, di 1,54 t/ha. Tutte le regioni del Nord, ad eccezione del Veneto, hanno registrato incrementi, più o meno marcati.

    Considerando le diverse classi qualitative, le produzioni medie più elevate sono state riscontrate per la classe FP (9,00 t/ha), seguita dalle classi FB (8,60 t/ha), FPS (8,36 t/ha) ed FF (7,83 t/ha).

    Considerando le 36 varietà in prova, la cultivar più produttiva è risultata il frumento panificabile Silverio (9,47 t/ha), al suo primo anno di prova, che ha fatto rilevare anche ottima stabilità, con valori dell’indice produttivo superiori a 100 in tutte le località; altrettanto ottima la produzione del più “classico” Solehio (9,41 t/ha). Le varietà di recente costituzione KWS Lazuli e Filon (entrambe FP) e Albagran ed RGT Vivendo (entrambe FPS) confermano le buone performance dello scorso anno, tutte con produzione media superiore alle 9,0 t/ha e tutte con buona stabilità produttiva. Produzioni medie elevate anche per le nuove entrate Nemo (FP; 9,06 t/ha) e Donatello (FB; 8,95 t/ha), che nella maggior parte delle località di prova hanno evidenziato altresì indici produttivi superiori a 100.

    Tra i frumenti FF si conferma la buona performance, già osservata nei due anni precedenti, di Giorgione, con una produzione di 8,36 t/ha e indice medio di stabilità pari a 99.

    Per quanto riguarda i caratteri agronomici, la spigatura è avvenuta in media l’8 maggio, con una “forbice” che è andata dal 5 maggio, per la varietà più precoce Aleppo, al 13 maggio, per la più tardiva Nemo. L’altezza delle piante ha fatto registrare un valore medio di 81 cm. Come nello scorso anno, Izalco CS, con 91 cm, e Cabiria, con 73 cm, si sono dimostrate le varietà di taglia rispettivamente maggiore e minore.

    Per quanto attiene alle caratteristiche merceologiche, il peso ettolitrico medio è risultato buono (78,1 kg/hl). La classe FF ha fatto registrare il peso ettolitrico più elevato, con una media di 80,1 kg/hl, seguita dalla classe FPS (78,1 kg/hl), FB (77,5 kg/hl9 ed FP (77,0 kg/hl). Entrando nel dettaglio delle varietà, i pesi medi più elevati si sono ottenuti con Giorgione e Rebelde, entrambe FF ed entrambe con 80,6 kg/hl. Pesi uguali o superiori ad 80,0 kg/hl si sono osservati anche nei frumenti di forza Izalco CS e Aiace VST (rispettivamente 80,2 e 80,0 kg/hl), nel panificabile superiore Aleppo (80,3 kg/hl) e nel biscottiero Bramante (80,1 kg/hl). Solo la Varietà FB SY Liam, con 72,8 kg/hl, ha fatto rilevare un peso ettolitrico inferiore al valore soglia di 75 kg/hl per la classificazione qualitativa. Il peso dei 1.000 semi è risultato in media discreto (39,7 g), con ampie oscillazioni tra le classi, da 41,1 g della FB ai 36,3 g della FF. I valori estremi sono stati entrambi registrati nella classe degli FPS, il massimo per SY Starlord (45,8 g), il minimo per Aleppo (31,8 g).

    Italia centrale

    La resa media di questo areale si è attestata a 6,43 t/ha (tabella 3), sostanzialmente in linea con quella dello scorso anno, che era stata di 6,55 t/ha. Rispetto al 2020, solo in Toscana c’è stato un leggero incremento di produzione, mentre contrazioni sono state registrate nel Lazio e nelle Marche.

    Nell’ambito delle classi qualitative, si è osservata la stessa tendenza dell’areale Nord, con produzioni medie più elevate per la classe FP (6,80 t/ha), seguita dalle classi FB (6,65 t/ha), FPS (6,31 t/ha) ed FF (5,88 t/ha).

    Per quanto riguarda le varietà, le più produttive sono risultate Filon (7,35 t/ha), che conferma la buona performance dello scorso anno e la nuova entrata Pilier (7,31 t/ha), entrambe FP ed entrambe molto stabili per produttività, con un indice superiore a 100 in sei delle sette località di prova. Anche al Centro, come al Nord, la varietà KWS Lazuli (FP) si conferma avere buona produttività (7,16 t/ha) e stabilità produttiva, con indice medio pari a 112. Buona altresì la produttività di RGT Vivendo (FPS; 7,11 t/ha) e SY Liam (FB; 7,00 t/ha). A seguire, le varietà KWS Coli (FP), Canaletto (FB), Solehio (FP), SY Capitano (FP), Albagran (FPS) e Silverio (FP), con medie superiori a 6,8 t/ha e indici produttivi superiori a 100 nella maggior parte delle località di prova.

    Nell’ambito dei frumenti di forza, le varietà Axum e Giorgione hanno produzioni molto simili, rispettivamente 6,08 e 6,05 t/ha.

    Al Centro a spigatura è avvenuta in media il 2 maggio, e, come per il Nord, le varietà più precoce e più tardiva sono state rispettivamente Aleppo (28 aprile) e Nemo (7 maggio).

    Per quanto riguarda l’altezza, il valore medio è risultato di 78 cm, con oscillazioni da 70 cm (Cabiria) a 87 cm (Izalco CS e Nabucco). Prendendo in considerazione il peso ettolitrico, il valore medio osservato è stato molto elevato (81,8 kg/hl). Tutte le varietà hanno superato il valore soglia di 75 kg/hl per la classificazione qualitativa, e addirittura undici varietà, tra cui tutti i frumenti FF, hanno mostrato valori superiori a 83,0 kg/hl. Per quanto riguarda il peso dei 1.000 semi, la media generale è stata di 37,0 g; la varietà con il peso più elevato è stata SY Starlord (45,5 g), quella con il peso più basso Aleppo (30,4 g).

    Articolo tratto dallo speciale Frumento in campo di Terra e Vita 27

    Abbonati e accedi all’edicola digitale

    Italia meridionale

    La produzione media di questo areale (5,42 t/ha; tabella 4) è risultata nel complesso buona a confronto con gli anni precedenti e decisamente superiore (+1,89 t/ha) rispetto a quella del 2020. In Puglia la resa è più che raddoppiata a confronto con il 2020 (+4,11 t/ha) e anche in Sicilia le produzioni sono state superiori rispetto allo scorso anno, anche se con un incremento più modesto (+1,14 t/ha).

    Al Sud non vi sono stati grandi scostamenti tra le classi, riguardo alla produzione media, con i seguenti risultati: FB (5,58 t/ha), FP (5,51 t/ha), FPS (5,45 t/ha) ed FF (5,10 t/ha).

    Considerando le singole varietà, Filon (FP) si è confermata, come per il Centro, al primo posto per produttività (6,25 t/ha) e per stabilità, con indice medio pari a 115 e superiore a 100 in tutte le località di prova. A seguire, due frumenti da biscotto, entrambi al primo anno di prove, Minerva (6,22 t/ha) e Donatello (5,87 t/ha), che associano alla produttività anche una buona stabilità, e i frumenti panificabili Cabiria (5,87 t/ha) e KWS Coli (5,66 t/ha). Buone rese, pressochè equivalenti, per i frumenti FPS Solindo CS, Nabucco, RGT Vivendo e Peralba, mentre per i frumenti di forza è la varietà Bingo VST, che non si era dimostrata particolarmente produttiva al Nord e al Centro, ad avere la performance migliore, con produzione media di 5,47 t/ha e indice medio pari a 102. La spigatura delle varietà è avvenuta in media il 28 aprile; la varietà più precoce al Sud è stata Minerva, con spigatura il 23 aprile, mentre la più tardiva, come già osservato al Nord e al Centro, Nemo (2 maggio). Per quanto riguarda l’altezza delle piante, il valore medio è risultato di 78 cm; la varietà di taglia più elevata è stata Nabucco (86 cm), quella di taglia inferiore Sintesi (72 cm). Il peso ettolitrico medio è risultato buono (79,0 kg/hl) e solo SY Liam non ha raggiunto il valore soglia di 75 kg/hl. Ben dodici varietà hanno raggiunto o superato gli 80 kg/hl, con Aleppo (FPS) e Giorgione (FF) che hanno raggiunto i valori più elevati, rispettivamente 81,7 e 81,6 kg/hl. Al contrario, il peso dei 1.000 semi è risultato in media decisamente basso (30,4 g). La varietà FB Canaletto ha fatto rilevare il valore più elevato (35,3 g), mentre la varietà Rebelde (FF) il più basso (24,8 g).

    Indici produttivi

    Nella tabella 5 vengono riportati gli indici medi produttivi delle 36 varietà valutate negli ultimi cinque anni di sperimentazione allo scopo di fornire indicazioni utili per la scelta delle varietà da impiegare nella prossima campagna agraria.

    Considerando le varie classi qualitative, nell’ambito dei frumenti di forza (FF) Giorgione, che ha raggiunto il triennio di prove, conferma il buon comportamento nei tre areali. Per la classe dei frumenti panificabili superiori (FPS) la maggior parte delle varietà che hanno completato il ciclo di prove ha avuto un buon comportamento nel biennio; in particolare Albagran, RGT Vivendo e Solindo CS hanno evidenziato buone e stabili produzioni in tutti gli areali. Tra i frumenti panificabili (FP) il testimone Solehio continua ad essere competitivo in tutti gli areali. Tra le varietà al secondo anno di valutazione si segnalano Filon, con ottima resa ed elevati valori dell’indice produttivo in tutti gli areali e KWS Lazuli, per il Nord e il Centro, mentre tra quelle di nuova introduzione sembrerebbero distinguersi Nemo in tutti gli areali, Pilier al Centro e Silverio al Nord e al Centro, anche se le loro potenzialità dovranno essere confermate con un ulteriore anno di prove. Infine, tra i frumenti da biscotto (FB), si conferma la potenzialità di Canaletto e si segnalano Donatello e Minerva.

    Prove trattate

    In tabella 6 vengono infine riportati i risultati relativi alle quattro località dove alla prova non trattata è stata affiancata una seconda prova in cui è stato effettuato il trattamento fungicida. Il particolare andamento climatico quest’anno ha limitato la diffusione delle malattie o ne ha determinato la comparsa in epoca tardiva, di conseguenza la differenza produttiva media tra la prova trattata e non trattata è di sole 0,29 t/ha. Tuttavia, è possibile notare che in generale tutte le varietà hanno risposto positivamente al trattamento con anticrittogamico, facendo rilevare guadagni produttivi fino a 1,0 t/ha, registrato per Solindo CS. Per quanto riguarda il peso ettolitrico è stato evidenziato in media un incremento di 1,0 kg/hl a favore della tesi trattata, con grandi differenze tra le varietà, arrivando ad un guadagno superiore a 2,0 kg/hl per Bingo VST, Peralba, SY Liam e Sintesi.

    Considerazioni conclusive

    Alla luce di tutte le considerazioni esposte, si può affermare che l’attività di sperimentazione varietale rimane uno strumento utile e di estrema importanza, ai fini della diffusione di varietà innovative da proporre a tutti gli operatori del settore. La Rete delle prove varietali mantiene quindi un importante significato strategico. Il trattamento con anticrittogamici, oltre all’evidente impatto positivo sulle condizioni igienico-sanitarie della granella, continua a confermare l’importante contributo al miglioramento delle rese e della qualità merceologica. Nell’ottica dell’aumento della sostenibilità dei sistemi produttivi agrari, uno dei principali obiettivi dell’attuale politica agricola europea, la ricerca genetica volta allo sviluppo di varietà resistenti rimane però uno dei cardini su cui fondare l’agricoltura del nuovo millennio.


    Lavoro realizzato nell’ambito dell’accordo di collaborazione (ex art. 15 della Legge 241/90) “RETI2020: Consolidamento Reti nazionali qualità dei cereali come innovazione scientifica e supporto tecnicoscientifico alle filiere cerealicole
    e al monitoraggio delle materie prime”

    Scarica tutte le tabelle


     Gli autori sono del Crea - Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria - Centro di Ricerca Cerealicoltura e Colture Industriali (CI)
    Sede di Vercelli: Patrizia Vaccino, Simone Di Siena, Greta Masserano
    Sede di Bergamo: Gianfranco Mazzinelli


    Articolo tratto dallo speciale Frumento in campo di Terra e Vita 27

    Abbonati e accedi all’edicola digitale

    Frumento tenero, il meglio varietale per le semine 2021 - Ultima modifica: 2021-09-20T18:33:28+02:00 da Roberta Ponci

    LASCIA UN COMMENTO

    Per favore inserisci il tuo commento
    Per favore inserisci il tuo nome