Il maso chiuso, realtà tipica e circoscritta all’Alto Adige, è un istituto piuttosto particolare al quale gli abitanti e le istituzioni della P.A. di Bolzano sono molto legati, basato sul principio dell’indivisibilità della proprietà contadina e sulla continuità dell’attività agricola: l’azienda agricola, alla morte del proprietario, non viene suddivisa fra gli eredi, ma passa ad una sola persona, di solito uno dei coeredi, detto erede assuntore. Gli altri coeredi hanno diritto solo ad un’indennità.
Orbene, dal 2016, il proprietario di un maso chiuso che acquista un terreno agricolo ed eventuali pertinenze, ovviamente allo scopo di incrementare la propria azienda, può beneficiare delle agevolazioni fiscali previste per la Ppc.
La legge di Stabilità, inoltre, ha anche stabilito che dal 2016 tutti gli atti, i documenti e i provvedimenti relativi ai procedimenti, anche esecutivi, cautelari e tavolari relativi alle controversie in materia di masi chiusi, nonché quelli relativi all’assunzione del maso chiuso, in seguito a successione, sono esenti dall’imposta di bollo, di registro, da ogni altra imposta e tassa e dal contributo unificato. Tale nuova disposizione si applica per i periodi di imposta per i quali non siano scaduti i termini di accertamento e di riscossione ai sensi delle norma vigente.