«Nel corso del 2015, 106 frane e 33 inondazioni hanno causato in Italia 18 morti, 25 feriti e oltre 3.500 tra sfollati e senzatetto. Tali eventi hanno colpito 88 comuni, distribuiti in 19 regioni, tra cui quelle con maggior numero di morti sono: Veneto (3), Emilia-Romagna (2) e 1 disperso. Nel corso del 2014, 225 frane e 74 inondazioni avevano causato 33 morti, 46 feriti e oltre 10.000 tra sfollati e i senzatetto» afferma Paola Salvati dell’Irpi-Cnr.
I dati sono dell’ultimo”Rapporto periodico sul rischio posto alla popolazione italiana da frane e inondazioni”, pubblicato sul sito Polaris, curato dall’Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica del Consiglio nazionale delle ricerche (Irpi-Cnr) di Perugia (www.polaris.irpi.cnr.it).
«I dati del 2015 indicano quanto le condizioni di rischio per la popolazione restino diffuse, anche se il numero di morti è stato inferiore ai 33 del 2014 e sotto la media nazionale dell’ultimo quinquennio – commenta il direttore dell’Irpi-Cnr, Fausto Guzzetti –. Nel quinquennio 2010-2014 gli eventi geo-idrologici hanno causato 145 morti (29 l’anno di media), 2 dispersi, 205 feriti e oltre 44.500 tra sfollati e senzatetto. Tra il 1965 e il 2014 hanno perso la vita quasi 2mila persone a causa di frane (1279) e inondazioni (717), circa 40 l’anno, oltre a 66 dispersi, 2.550 feriti e oltre 434mila sfollati e senzatetto»..