Prodotti e soluzioni specifiche per l’orticoltura di valore, in particolare novità varietali di pomodoro da industria, melone, anguria e zucchino, novità nella difesa, biodiversità, gestione dell’acqua e del terreno. Ecco quanto ha offerto la tappa del Road Show “Orticoltura & Valore 2016” organizzata da Syngenta al Centro per la sperimentazione e valorizzazione delle colture mediterranee di Foggia.
Per gli orticoltori professionali arrivati da diverse regioni meridionali è stata un’occasione importante per verificare come il continuo e intenso programma di ricerca e sviluppo di Syngenta consente all’agricoltore di disporre sempre di varietà innovative, prodotti efficaci per la protezione delle colture e soluzioni produttive integrate in linea con i requisiti della filiera.
Pomodori, resa e sapore al top
Per il pomodoro da industria «si è ampliata la gamma con nuove varietà nei principali segmenti – ha spiegato il Field crop expert vegetables di Syngenta Nunzio Prencipe –: negli allungati, Umex (UTS3SYN) ed Ercomex (ETS3SYN), che mantengono, rispettivamente, le caratteristiche delle storiche Ulisse e Ercole, come la capacità produttiva, e hanno in più elevata resistenza a TSWV; per i prismatici, la medio-precoce Miceno (NPT119) e la tardiva Firmus (NPT126), resistenti a TSWV e dalle alte rese quali-quantitative per passata e cubettato; la mini San Marzano Sanmino (NPT404) che agli ottimi livelli di produttività e consistenza unisce un caratteristico sapore».
Prencipe ha presentato i risultati della prova pluriennale sul pomodoro da industria con agrofarmaci di sintesi e biologici capaci di aumentare l’efficienza fisiologica delle piante (crop enhancement) ed esercitare positiva influenza su efficienza idrica, resa produttiva e qualitativa. «I risultati mostrano minore incidenza di bacche con marciume apicale e miglioramento del contenuto in zuccheri e altre componenti funzionali con conseguente incremento della produzione commerciabile finale».
Prove crop enhancement, genetica innovativa per aumentare quantità e qualità, formazione per l’uso sostenibile degli agrofarmaci, supporto tecnico, tecnologie di elevato valore, programmi per aumentare la biodiversità (Operation Pollinator). Sono i «capisaldi del protocollo messo a punto per realizzare il progetto “Filiera di qualità del pomodoro da industria” – ha sottolineato l’Asset manager dell’azienda svizzera Filippo Urbinati – e rispondere ai requisiti di sostenibilità dei mercati, con l’obiettivo di incrementare del 15% la quantità idonea alla trasformazione e ridurre del 20% l’utilizzo degli agrofarmaci e del 15% il consumo idrico».
«Questo progetto fa parte di “The Good Growth Plan”, il piano che presenta l’impegno di Syngenta per contribuire alla sicurezza alimentare nel rispetto dell’ambiente, basato su tre punti essenziali – ha informato il Crop campaign head di Syngenta Marco Cantoni –: promuovere un’agricoltura intensiva sostenibile; aiutare gli agricoltori a mantenere alti gli standard qualitativi; sostenere le peculiarità delle filiere agroalimentari italiane».
Meloni, angurie e zucchini
Nella giornata dimostrativa, Bruno Busin, Technical crop manager vegetables di Syngenta, ha presentato numerose novità di melone, per soddisfare in pieno le esigenze del mercato italiano. «Nel segmento a frutto retato, Massimo (MB8021), interessante per gusto e consistenza ottimale della polpa, Zen (MB8515), caratterizzato da uniformità di frutto e raccolta concentrata, e MB9336, con alta resistenza all’oidio e allegagione/produzione molto elevata; il gialletto Party, con frutto a buccia semirugosa ottimo per gusto e conservabilità; il Piel de Sapo Batidor, con pianta sana e resistente e frutto zuccherino ben conservabile in post-raccolta; lo Charentais per il pieno campo Avalonia, con pianta vigorosa e tollerante gli stress climatici».
Ottima tenuta in campo e alta conservabilità post raccolta, eccellenti qualità organolettiche per contenuto zuccherino, gusto e compattezza della polpa, resistenza dei frutti a manipolazione e trasportabilità, grazie al buon spessore dell’epicarpo. «Sono i punti di forza – ha aggiunto Busin – dell’anguria Formosa F1 (WMH0809), dai frutti di tipologia Crimson e allungati».
Le numerose novità proposte per lo zucchino uniscono i requisiti principali richiesti dai produttori: resistenze genetiche, produttività, portamento di pianta e qualità di frutto. «Per il verde, Amorgos (CV5529), con pianta vigorosa e produttiva anche con stress termici – ha evidenziato Giuseppe Circella, Asset manager di Syngenta – e poi Patmos (CV6134), dal bel portamento di pianta e dalla produttività molto elevata e concentrata, adatta anche a ciclo breve di coltivazione; per il fiorentino/romanesco con fiore, Floridus (RM4412), con ottima sanità di pianta e bel portamento aperto, qualità di frutto e fiore eccellenti; per il chiaro/bianco, Cordelia (CA5186), pianta molto generativa, frutto cilindrico brillante pure in estate, e Angelina (CA4157), pianta rustica, frutto leggermente clavato; per il tondo, Caprice (RN5547), verde scuro, con ottime resistenze genetiche».
Partner dell’evento è stata Novamont, azienda leader nel settore delle bioplastiche presente con la Market developer agriculture Manuela Impallari, che ha illustrato le ragioni per cui scegliere un telo pacciamante in Mater Bi: «Vantaggi ambientali e tecnico-economici come Iva agevolata, contributi Ocm, eliminazione delle spese di rimozione e smaltimento».