«La scelta delle concimazioni è la risultante delle diverse esigenze nutritive delle singole colture che si succederanno sull’appezzamento di terreno secondo il piano di rotazione previsto» spiega Massimo Chiavaroli titolare, assieme al fratello, dell’omonima azienda agricola, realtà emergente della Val di Cornia (Li).
L’azienda ha una superficie complessiva di circa 120 ha, parte in proprietà e parte in affitto. 80 ha sono investiti a seminativi e 40 ha a colture orticole.
Da due anni l’azienda è in conversione dal convenzionale al biologico. I titolari, infatti, ritengono la garanzia d’origine dei prodotti biologici un elemento sempre più determinante per orientare le scelte del consumatore.
Produzione dodici mesi all’anno
La strategia aziendale prevede la produzione di ortaggi continuativamente, per tutti i dodici mesi dell’anno. Si producono così cavoli, porri, spinaci e bietole nel periodo invernale, per poi passare a indivia, scarola, lattuga, carciofo nel periodo primaverile. In estate, si hanno le produzioni principali con melone, pomodoro da industria (Datterino e San Marzano), anguria e baby anguria.
…
Leggi l'articolo completo su Terra e Vita 49-50/2016 L’Edicola di Terra e Vita