È stato approvato dal consiglio dei ministri lo schema di decreto legislativo riguardante la razionalizzazione dei controlli nel biologico, aggiornando così quelle disposizioni rimaste ferme al 1995. Inizia così ora l’iter per la sua definitiva approvazione alle Camere.
I provvedimento intende garantire una maggiore tutela del consumatore, del commercio e della concorrenza, semplificare attraverso l’unificazione in un solo testo di legge la materia sui controlli della produzione biologica e rendere questi ultimi più efficaci nella repressione delle frodi. «Con questo provvedimento - afferma il ministro Maurizio Martina - c'è un salto di qualità nei controlli volto a dare sempre più garanzie ai consumatori e ai produttori onesti, rendendo più corretti e trasparenti i rapporti tra controllori e controllati, in modo da rafforzare la credibilità di un settore assolutamente strategico».
I controlli sono delegati dal Mipaaf ad appositi organismi privati autorizzati, ma questi ultimi verranno monitorati limitatamente alla loro attività dal Comando unità tutela forestale, ambientale e agroalimentare dei Carabinieri. Le autorizzazioni a questi organismi verranno poi rilasciate dall’Ispettorato centrale per la tutela della qualità e la repressione delle frodi dei prodotti agroalimentari; solo le regioni e le provincie autonome potranno esercitare direttamente l’attività di vigilanza e controllo.
Per eliminare poi eventuali fenomeni di conflitto di interessi gli operatori biologici non potranno detenere partecipazioni societarie degl’organismi di controllo e questi ultimi non solo non potranno controllare per più di cinque anni lo stesso operatore, ma saranno anche tenuti a garantire un’adeguata competenza del personale impiegato.
Infine tutte le transizioni commerciali inerenti al settore biologico saranno pubbliche e consultabili da chiunque, proprio nell’intento di creare una maggior trasparenza e tempestive le azioni antifrode. Va poi aggiunto a riguardo che si sono anche individuate anche delle sanzioni amministrative pecuniarie a scopo deterrente. «Con questo decreto – ha commentato il vice ministro Andrea Olivero - si compie un altro passo per il rafforzamento del bio e si prosegue con l’attuazione del Piano Strategico Nazionale approvato lo scorso anno, mediante la messa a punto delle disposizioni necessarie per incrementare la tutela del consumatore, garantire la terzietà dei controlli e assicurare sanzioni adeguate per il corretto funzionamento del sistema, un altro impegno che questo Governo ha mantenuto».