Sicurezza alimentare, sostenibilità ambientale, crescita economica e occupazione. Queste le priorità per l'agricoltura del Vecchio Continente secondo la Confederazione europea degli imprenditori agromeccanici e forestali Ceettar esplicitate durante l'assemblea annuale che si è svolta oggi nella sede dell'azienda Maschio Gaspardo a Campodarsego (PD).
Agricoltura fondamentale per l'identità continentale
Per il futuro l'Europa ha bisogno di una forte politica agricola comune in grado di sostenere la funzione socio-economica del settore - si legge in una nota degli agromeccanici europei - che spendono parole in difesa dello strumento Pac: la politica agricola comune è la spina dorsale dell'azione politica dell'Unione europea - prosegue il Ceettar - nonostante tutte le critiche, ha dimostrato di essere flessibile per adattarsi al contesto in evoluzione e mantenere forte il legame tra agricoltura e società. Inoltre, la Pac è migliorata per diventare uno strumento che serve non solo per regolare e organizzare i mercati, ma anche per sostenere e organizzare l'attività agricola, garantire la sicurezza alimentare e contribuire allo sviluppo territoriale.
«È della massima importanza che l'Unione europea continui ad adattare con ambizione questa politica alle esigenze del settore - ha affermato il presidente di Ceettar Klaus Pentzlin - le istituzioni europee (Commissione, Parlamento e Consiglio) hanno la responsabilità di ricostruire un senso comune intorno all'idea di Europa, e questo non può prescindere dall'agricoltura».
Meno soldi nella Pac? Allora si spendano meglio
Ma, secondo gli agromeccanici riuniti in Veneto, tra le intenzioni delle istituzioni europee e i fatti c'è una discrasia, perché "pur sostenendo che l'Europa deve mantenere un settore agricolo resiliente, sostenibile e competitivo per garantire la produzione di cibo di alta qualità, sicuro ed economico per i suoi cittadini e un forte tessuto socioeconomico nelle zone rurali - scrivono i contoterzisti - la Commissione europea sta sorprendentemente proponendo di ridurre drasticamente l'unico strumento che ha per raggiungere questi obiettivi".
«La Pac deve ancora raggiungere molti obiettivi - ha sottolineato Pentzlin - ma in un contesto di incertezze finanziarie, dovrebbe concentrarsi principalmente su risultati tangibili, come i contoterzisti propongono da anni. Le istituzioni europee potrebbero migliorare sia l'efficienza della Pac sia la competitività e la sostenibilità dell'agricoltura».
La Pac del futuro secondo gli agromeccanici
Gli imprenditori agricoli, rurali e forestali europei sono quindi convinti che la corretta attuazione di una Pac rinnovata dovrebbe essere una risposta ai seguenti cinque principi:
1. Gli obiettivi della politica agricola comune dovrebbero rimanere comuni e il bilancio stanziato per raggiungerli appropriato;
2. Le priorità e le misure politiche devono integrare tutte le parti interessate della catena del valore dell'agricoltura e della silvicoltura;
3. Il denaro dei contribuenti deve essere speso in modo efficiente e dovrebbe affrontare le sfide di un'agricoltura europea innovativa, competitiva e sostenibile;
4. Il sostegno all'agricoltura ha senso solo se è accompagnato da una forte politica di sviluppo rurale;
5. Il potenziale della foresta in termini sia ambientali che economici deve essere riconosciuto nella futura Pac nel suo giusto ruolo.