Cereali: grani stabili, giù mais e soia
L’ultima rilevazione conferma le dinamiche di mercato osservate nella terza settimana di settembre; prezzi sostanzialmente stabili per i frumenti e per l’orzo, mentre prosegue il trend flessivo del mais in tutti i principali centri di scambio del Paese. La Commissione europea prospetta un calo della resa media Ue per il granoturco nel 2018 ma l’ottimo livello quali-quantitativo del raccolto ucraino continua a impedire una ripresa delle quotazioni. Iniziata la campagna di commercializzazione dei semi di soia di origine nazionale sulla piazza di Treviso; le prime contrattazioni sono avvenute sulla base di un prezzo medio nettamente più basso rispetto a quello rilevato all’esordio dello scorso anno. Dopo i continui cali che hanno caratterizzato l’ultimo periodo, le prossime scadenze dei future della soia a Chicago hanno registrato del lievi rialzi.
Avicunicoli, bene polli, galline e conigli
Ancora una settimana all’insegna del rialzo per il mercato avicunicolo; nello specifico continua la fase positiva per i polli, che rafforzano ulteriormente i prezzi sul macellato e trasferiscono il buon andamento anche sul vivo, i cui numeri sembrano essere ben calibrati rispetto alla domanda. Bene anche le galline; i listini per entrambe le categorie sono in aumento, in ragione soprattutto di una disponibilità limitata di prodotto più che di un aumento di richiesta. Anatre e faraone fanno registrare i primi timidi movimenti sui listini, con spunti positivi provenienti da alcune delle piazze monitorate. I tacchini, in uscita da un periodo non proprio esaltante, fanno registrare aggiustamenti di prezzo a Treviso, sintomo forse di una prossima ripresa di questo prodotto. Aumenti notevoli si sono registrati per i conigli anche questa settimana, con il macellato che ha raggiunto cifre ragguardevoli; contestualmente l’aumentata ricerca di macellato si riflette sul vivo che risulta limitato a causa di una scarsa produzione nazionale e estera. Restano invariate le uova che consolidano i valori della scorsa settimana con prospettive migliorative per il breve periodo.
Bovini, continua il periodo no dei baliotti
La settimana appena trascorsa è stata caratterizzata da un nuovo calo dei listini per i vitelli baliotti; le decurtazioni più evidenti si registrano a Vicenza, per gli incroci e i vitelli frisoni, in misura minore sulle altre piazze monitorate. Mercati sempre generalmente vivaci e con prezzi sostanzialmente stabili a Cuneo, dove viene segnalato un ulteriore rialzo per le vacche piemontesi. Il mercato dei bovini da macello è risultato stabile, confermando i prezzi delle ultime settimane; la domanda dovrebbe ripartire con l’arrivo della stagione invernale.
Suini, rialzo per quelli da macello
Per quanto riguarda il listino dei suinetti risulta in calo la categoria dai 7 ai 65 kg mentre i magroni pesanti restano stabili, influenzati dall’andamento positivo dei suini da macello. Relativamente al listino dei suini da macello la tendenza risulta in rialzo sia per quanto riguarda i capi destinati al circuito Dop che non. Dai listini dei tagli si evince un calo dei freschi, destinati alla macelleria; in calo anche la coppa, rimangono stabili le cosce e tutti gli altri tagli.
Caseario, bene le grandi Dop, cala il burro
L’ultima settimana monitorata ha chiuso con un ulteriore congiuntura flessiva per le materie grasse e il burro, portando la quotazione dello zangolato a 2,95 euro al chilo sulle piazze emiliane e a 3,20 euro al chilo su quella mantovana. Gli scambi da parte degli operatori vengono definiti calmi. Anche per il burro Cee le perdite toccano i 10 centesimi, portando i valori sia a Milano che a Mantova a 5,15 euro al chilo (-1,9% variazione congiunturale; -20,2% variazione tendenziale). Diversamente appare in ripresa il mercato di questa settimana del Grana Padano Dop, con un andamento degli scambi definito buono. Di tale situazione ne hanno giovato le quotazioni, che nello specifico segnano un recupero di 5 centesimi al chilo su Mantova, più contenuti su Milano e Cremona dove gli incrementi vengono registrati solo per i valori minimi. Alla stessa stregua per il Reggiano, le dinamiche mostrate evidenziano scambi nella norma e listini in recupero di 5 centesimi al chilo limitatamente per valori minimi sia a Milano che a Parma.
Olio, ancora premiata la qualità
Anche in questa settimana, il mercato nazionale dell’olio d'oliva si è mostrato in rialzo per le qualità superiori. Quotazioni in sostanziale aumento per l’extravergine sulle piazze di Agrigento, Palermo e Trapani; in crescita, ma in misura minore, anche nel sud della Puglia sulle piazze di Brindisi, Lecce e Taranto. Continua la tendenza al rialzo per l’extra sulla piazza di Foggia, causa previsioni non confortanti sul fronte quantitativo per la prossima campagna. Nessuna variazione registrata per il vergine di oliva ed il lampante. Dop mediamente in rialzo anche questa settimana. Trend in assestamento per i rettificati con lievi flessioni registrate per l’olio rettificato di oliva, stabile la sansa.
Vino tra alti e bassi
Quotazioni medie in rialzo per i vini comuni causa la mancanza di contrattazioni per la settimana corrente sulla piazza di Lugo. Trend settimanale in discesa per i vini pugliesi e per i prodotti rilevati sulla piazza di Roma, riconducibile alla ridotta richiesta di prodotto della precedente vendemmia. In flessione i vini a indicazione geografica, in particolare i bianchi. Rossi e rosati caratterizzati da una certa variabilità nelle quotazioni settimanali: in ribasso il Veneto Merlot sulla piazza di Treviso, crescono le quotazioni per il Toscana Sangiovese a Firenze.
I prezzi dei prodotti agricoli del 24 settembre
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