Avicunicoli
È trascorsa una settimana molto problematica, contraddistinta da una certa debolezza dei consumi che si è riflessa sui prezzi del macellato, notevolmente ribassati; l’abbondanza di prodotto vivo disponibile ha finito per creare scorte che adesso dovranno essere smaltite in pieno periodo prenatalizio. L’offerta di galline risulta limitata, in modo particolare per le pesanti, dato che per le rosse è prevista a breve la dismissione di un certo numero di capi dalla fase di allevamento. Continua il momento positivo per le faraone che vengono ben valorizzate in virtù di maggiori richieste e consumi in aumento. Nel complesso andamento stabile per i tacchini, di cui è previsto a breve un aumento delle richieste, anche dall’estero, come avviene tutti gli anni in questo periodo. La produzione di conigli rimane scarsa, tuttavia l’attuale livello di prezzo del vivo consiglierebbe prudenza. Non ancora ben definita la situazione delle uova, per le quali non emerge ancora nulla di nuovo e i prezzi ristagnano sugli stessi valori ormai da parecchie settimane.
Bovini
Il mercato bovino degli animali vivi chiude il mese di novembre con una tendenza all’invariato, riscontrata su buona parte delle piazze monitorate; unica tendenza rialzista è stata registrata per i vitelli da macello che evidentemente beneficiano di una buona domanda di prodotto in questo periodo. Mantengono sempre una buona vivacità le richieste di capi di razza piemontese, prezzi in aumento in tutti i canali commerciali, ad eccezione del mercuriale di Cuneo. La situazione è più pesante sul comparto all’ingrosso, per il quale si registra un calo diffuso dei prezzi su mezzene di vitello, vitellone e bovino adulto.
Suini
In questa quinta settimana di novembre la tendenza per i suinetti risulta essere stabile per le pezzature piccole e medie, mentre si registrano cali quelle più grandi. Relativamente ai suini da macello, la tendenza registra un “non formulato”, sia per quelli destinati al circuito tutelato che quelli destinati al circuito tutelato, con la categoria 160/176 kg ferma a 1,386 €/kg, come la scorsa settimana. La seduta del 30 novembre fissa una tendenza stabile per i lombi e per la coppa fresca mentre le cosce confermano un trend in calo sia per quanto riguarda le pezzature piccole che quelle grandi. Tutti gli altri tagli (spalla, gola e pancetta) insistono in una tendenza stabile.
Olio
Il mese di novembre si è concluso con un lieve aumento dei prezzi medi dell’olio di oliva extravergine. I rialzi hanno interessato le piazze calabre di Cosenza e Rossano e quelle pugliesi. Di contro sulla piazza di Rieti e su quelle siciliane di Messina, Ragusa e Siracusa i prezzi hanno teso al ribasso. Mercato poco mosso con prezzi in calo anche per l’olio vergine e l’olio lampante di oliva in particolare sulle piazze calabre. Sul mercato all’ingrosso si è osservato un aumento delle quotazioni per il raffinato di oliva di origine pugliese, grazie ad un’offerta inferiore alle richieste di mercato. Di contro per il raffinato di sansa le contrattazioni si sono concluse sulla base di prezzi medi in calo. Stabile infine il mercato per gli oli di semi.
Vino
Nell’ultima settimana di novembre non si sono osservate variazioni di rilievo sia per il mercato dei vini comuni bianchi che di quelli rossi, grazie ad un generale equilibrio tra domanda ed offerta. Stabile anche il mercato degli IGT rossi e rosati e degli IGT bianchi, ad eccezione dell’Emilia Trebbiano i cui prezzi hanno teso al ribasso per una domanda meno propensa all’acquisto.
I prezzi dei prodotti agricoli del 3 dicembre
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