Grano tenero
Quotazioni pressoché invariate nei valori ufficiali delle borse merci. Lo scenario si consolida per i teneri nazionali con Bologna e Milano abbastanza allineate anche se riflettono le quotazioni dei “rimpiazzi” Comunitari (anche se di differenti origini EU). Gli utilizzatori restano ben coperti e senza apprensione stante un livello di “spread” tra merce locale, comunitaria ed estera nella media. I grani di forza valgono attorno ai 235-240 €/t (inv) reso destino, un 15-20 euro/t sotto gli omonimi Comunitari; i panificabili superiori, senza pressioni, a sconto di 2-4 €/t ed i “misti”, ricercati e ben tenuti, attorno ai 230 €/t. Le origini estere perdono competitività per l’indebolimento dell’euro: gli “spring” su Bologna tornano a 268 €/t (+3).
Grano duro
Settimana di prezzi invariati al Centro-Nord in presenza di scarsa offerta dopo i recenti aumenti e domanda cauta nel prendere posizione; al Sud si restringe lo “spread” tra quotazioni min-max con aumenti di 2 €/t dei minimi. Il panorama è ormai definito come semine Italia e stime 2019 (in calo sul 2018) e gli operatori sono intenti a definire le disponibilità di prodotto nazionale e le strategie di scambio per l’ultimo quadrimestre di campagna. Il Fino al Sud quota sui 250 €/t reso, mentre Bologna e Milano lo quotano sui 240-245 €/t; gli slavati al Sud scontano sul Fino un 15-30 €/t. In lieve rafforzamento i Comunitari CIF tra 235 e 240 €/t e gli esteri proteici oltre i 260 €/t.
Mais
Stagnazione negli scambi e assenza di variazioni per il prodotto nazionale, con il quadro di campagna ormai definitivo, salvo qualche minimo completamento di copertura. I venti e le incertezze mondiali, rendono volatili i valori dei “rimpiazzi”, ma la scarsa domanda congela di fatto le quotazioni sulle borse merci. Il mais “generico” reso Nord-Est a 183-184 €/t (su Milano 187-188 €/t) ed il mais “con caratteristiche” a premio di 2-3 €/t. Comunitari con caratteristiche sui 187 €/t (191 €/t su Milano); Ucraino reso destino sui 186 €/t (Ager) e 193 €/t (Granaria di Milano).
Cereali foraggeri e oleaginose
Cereali foraggeri: poco o nulla di nuovo da riportare con il mercato interno stabilizzato nei prezzi e poco recettivo degli eco Comunitari (export) e valutari. Domanda ormai coperta ed offerta locale limitata. Gli orzi pesanti restano sui 230-234; i teneri, tenuti, sui 230 €/t ed il sorgo sui 205 €/t arrivo. Oleaginose: il yo-yo della disputa USA-Cina e le notizie dal Sud America non incidono sulla soia nazionale stabile a 348-350 €/t arrivo Nord Italia; l’estera vale reso sotto i 345 €/t.