Deciso calo nel mercato dei conigli, oltre il 5% in meno

mercato dei conigli
Le quotazioni rilevate da Ismea dal 10 al 16 giugno evidenziano delle diffcoltà anche nei mercati dei prodotti lattiero caseari, dei bovini e dell'olio

Caseari

In questa ultima settimana zangolato e burro hanno ancor più evidenziato l’andamento lento che ha caratterizzato l’ultimo periodo. Sulle piazze emiliane lo zangolato ha chiuso con il valore di 1,50 euro al chilo mentre a Mantova ha toccato 1,80 euro al chilo, perdendo nelle varie piazze dai 5 centesimi al chilo. Perciò che concerne i due grana a denominazione il Grana Padano a Mantova e Cremona ha recuperato, per la seconda settimana consecutiva, ulteriori 5 centesimi, dopo un lungo periodo all’insegna della stazionarietà nelle quotazioni. Il Parmigiano Reggiano ha mantenuto un andamento più stabile, confermando i prezzi su tutte le piazze. Gli scambi sono restati nella norma per tutto il periodo.

Avicunicoli

La settimana in questione segna un calo marcato nei prezzi all’origine dei conigli, che su scala nazionale calano del -5,71%. Tale calo si origina su tutte le piazze, che segnano dei cali dal -2,63% di Macerata al -5,81% di Treviso e Verona. Stabili anatre, faraone e galline mentre registrano un netto calo i piccioni, del -6,67%, equamente influenzato dalle piazze di Forlì e Arezzo. I polli guadagnano +0,55% rispetto alla scorsa settimana. Sale del +1,09% il prezzo dei tacchini. Diverso è il caso delle carni: quelle avicole nel complesso perdono -1,19%. Le carni cunicole perdono -2,03%. L’aumento delle temperature sta probabilmente esercitando influenza negativa sui consumi delle carni.

Bovini

L’intera categoria dei bovini da macello mostra in questa settimana una variazione congiunturale ridotta, del -0,08% su base nazionale. Le principali categorie mostrano infatti variazioni limitate come ad esempio le vacche da macello (-0,02%) e i vitelloni (-0,17%). Ciò nonostante l’aumento delle temperature che porterebbe di solito ad una contrazione dei consumi di carne, in particolare rossa e ad una conseguente discesa dei prezzi. Alcuni cali, sempre limitati, si evidenziano sui tagli di carne; carne di vitello (-0,11%), carne di vitellone (-0,05%), mentre restano stabili le carni di bovino adulto.

Olio

Nella settimana dal 10 al 16 giugno si è avuto un lieve ribasso delle quotazioni medie degli oli extravergini italiani, in particolare sulle piazze di Bari e Bisceglie, imputabile ad un mercato a rilento e con domanda poco attiva. Non si sono osservate variazioni di rilievo sia sotto il profilo degli scambi che dei prezzi per gli oli vergini e lampanti. Si è registrata una lieve assestamento a ribasso dei prezzi delle Dop Canino, Lametia, Terre di Bari e Umbria, mentre restano invariate le quotazioni medie delle Igp.

Sul mercato all’ingrosso si è osservato un incremento dei prezzi medi dell’olio raffinato di oliva imputabile all’andamento di mercato sulle piazze di Firenze, Genova e Imperia. Di contro è risultato in calo il prezzo dell’olio raffinato di sansa sulla piazza di Roma. Le contrattazioni si chiudono a valori medi più elevati per gli oli di semi rettificati a causa di una domanda più propensa all’acquisto.

Vino

Nella seconda settimana di giugno si è osservato un leggero incremento dei prezzi medi dei vini comuni bianchi sulla piazza di Roma a causa di una maggiore richiesta di prodotto. Restano stabili invece le quotazioni dei vini comuni rossi e rosati. Non si sono osservate variazioni di rilievo per le Igt sia bianche sia rosse e rosate a causa delle scarse contrattazioni avvenute sul mercato.

 Prezzi dei prodotti agricoli del 17 giugno
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Deciso calo nel mercato dei conigli, oltre il 5% in meno - Ultima modifica: 2019-06-18T15:29:07+02:00 da Redazione Terra e Vita

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