Parto dalle ultime ore. Da un Consiglio dei Ministri durato fino a notte fonda dove è stato mantenuto il patto fondativo per cui è nato questo Governo.
Editoriale di Terra e Vita 31
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«Il settore agricolo merita impegno e fiducia»
Sterilizzazione Iva, nessun aumento di tasse. Per restituire fiducia al Paese. Il giorno del mio insediamento l’ho detto con forza: rimettere l’agricoltura e l’agroindustria al centro dell’agenda del paese. Dare i segnali che questo settore merita e aspetta. Per valorizzare sempre più eccellenza e qualità e consentire alle nuove generazioni di considerarlo a pieno titolo un pezzo importante del loro progetto di futuro.
Stanotte, pur nel contesto limitato di risorse, i primi impegni sono stati mantenuti.
Azzeramento Irpef
Le tasse agli agricoltori non subiranno aumenti. L’azzeramento Irpef nel 2020 per chi vive di agricoltura significa quasi 200 milioni di euro che lasciamo alle imprese per investire. Non ci saranno aumenti sull’imposta di registro e, come avevamo già condiviso con il ministro Roberto Gualtieri, le agevolazioni per il gasolio agricolo non subiranno tagli. Cose concrete. Perché è esattamente concretezza quella che mi hanno sollecitato le voci del settore che in questo mese ho incontrato, mettendo in primo piano l’ascolto.
Fronte compatto per le emergenze
Allo stesso modo con il finanziamento del Fondo di solidarietà avviamo un primo intervento contro la cimice asiatica che sta flagellando intere regioni del Nord mettendo a durissima prova imprese e produzioni; l’impegno a promuovere il ricorso alle polizze assicurative aiuterà a fronteggiare le emergenze e i danni da maltempo e non solo; dedichiamo risorse per sostenere ricambio generazionale e imprenditoria femminile; stiamo già lavorando al Piano per la rigenerazione del paesaggio agricolo salentino e pugliese e il rilancio dell’olivicoltura funestata dalla Xylella; stiamo riavviando il Tavolo di contrasto agli sprechi alimentari e di assistenza agli indigenti; il 24 ottobre incontriamo l’intero settore della pesca che in queste ultime settimane ha fatto sentire la sua voce.
Un secco no ai tagli Pac
Contemporaneamente, poiché è lì che giochiamo la partita più rilevante sul versante delle risorse, nessun tavolo europeo sarà disertato per ribadire tra gli altri importanza strategica dell’agricoltura mediterranea, il nostro fermo “no” a eventuali tagli di bilanci sulla Pac, la necessità di semplificazione delle norme e di un riequilibrio della dotazione per l’Italia, l’importanza della trasparenza e della tracciabilità perché è questo il valore indiscutibile del nostro made in Italy.
Sono alcuni dei punti programmatici già illustrati alle Commissioni Agricoltura riunite di Camera e Senato, identificati da precise parole d’ordine: semplificazione, innovazione, difesa e tutela dell’agricoltura italiana e mediterranea in Italia e nel mondo.
E legalità. Ultimo ma assolutamente non ultimo.
Liberare l'economia agricola dalla morsa dei caporali
Ieri pomeriggio (16 ottobre, ndr) si è insediato il Tavolo interistituzionale sul caporalato. Considero il contrasto al caporalato, anche quello in giacca e cravatta, un punto fondante, irrinunciabile, del mio impegno e del mio lavoro. Verso due obiettivi altrettanto imprescindibili: liberare i lavoratori e le lavoratrici dalla morsa dei caporali, agendo su tutti i punti critici in cui possano trovare varco, liberare allo stesso tempo le imprese dal ricatto della criminalità organizzata. Perché questo è il caporalato: mafia. E noi dobbiamo far funzionare la norma di cui ci siamo dotati nel 2016, e che il mondo ci invidia, nella parte repressiva così come nella prevenzione e nella Rete del lavoro agricolo di qualità. Riallineare filiera e catena del valore.
Un impegno che devo alle mie compagne di lavoro che non ci sono più. Ma che dedico alle nuove generazioni.