Avicunicoli, domanda vivace e listini in miglioramento

prezzi dei prodotti agricoli del 11 novembre 2019
Il commento di Ismea alle quotazioni dell' 11 novembre. Nella prima settimana di novembre si è evidenziato un lieve calo nel prezzo medio dell’olio extravergine di oliva, restano invece invariati i bovini da macello e i grana Dop

Caseari

La situazione dei due prodotti guida nazionali ha presentato una congiuntura speculare alla precedente ottava e non sembra mostrare miglioramenti almeno nel breve periodo. Per entrambi gli scambi si mantengono sottotono evidenziando conseguenti retrocessioni nei prezzi su tutte le singole piazze. Per il Parmigiano Reggiano Dop livelli di prezzo raggiunti dopo un lungo periodo di costanti flessioni si collocano per il momento ancora su valori leggermente superiori rispetto ai valori dello scorso anno. Nello specifico per il Parmigiano Reggiano 12 mesi il valore medio nazionale tocca i 10,39 euro al chilo (+2,2% variazione su base annua), mentre per la varietà 24 mesi con un prezzo medio di 12,26 euro al chilo vede ulteriormente ridursi il margine positivo rispetto ai prezzi del 2018 intorno allo 0,3%. Anche per l’altra Dop il Padano, le dinamiche mercuriali hanno proseguito la fase discendente con cali su tutte le piazze e per tutte le varietà dai 5 fino ai 10 centesimi al chilo registrato su Cremona per la varietà 4-12 mesi.

Bovini

Per i bovini da macello il mercato appare in sostanziale equilibrio, con scambi attivi e buona affluenza di capi con quotazioni stabili. Il mercato dei soggetti da macello presenta un quadro con oscillazioni che riflettono le tendenze in atto. Per quanto riguarda i vitelli si evidenzia una isolata flessione dei corsi su Reggio Emilia ed una crescita per gli Incroci su Grosseto e per la Marchigiana su Macerata, mentre il mercato delle manze mostra una certa stabilità evidenziando un solo recupero, di circa 10 centesimi al chilo, unicamente su quest’ultima piazza. Anche per ciò che concerne i vitelloni nel corso della settimana si rileva una sostanziale tenuta dei corsi, ad eccezione di una crescita nei prezzi per la Chianina e per gli Incroci su Perugia, Grosseto e Macerata. Nel mercato all’ingrosso, in generale, gli andamenti risentono delle variazioni stagionali; lo spostamento stagionale dei consumi a favore dei tagli anteriori, infatti, continua ad influenzare l’andamento dei corsi. Nello specifico per quanto riguarda le quotazioni delle carni di vitello sulle piazze di Milano e Modena si osserva una crescita dei prezzi di vendita dei busti e delle mezzene a fronte di una stabilità delle selle. I prezzi della carne di vitellone mostrano una congiuntura pressoché stabile ed un incremento per gli anteriori sempre su Milano e per le mezzene a Firenze.

Avicunicoli

Nel corso dell’ultima ottava rilevata il mercato degli avicunicoli ha registrato un buon tono delle contrattazioni. L’atteggiamento della domanda più vivace, permette agli operatori di collocare agilmente e completamente i volumi d’offerta disponibili. I listini registrano infatti una tendenza al miglioramento delle quotazioni per i volatili, collocandosi su livelli leggermente superiori a quelli registrati nella medesima settimana dello scorso anno (+3,1% su base settimanale, +0,6% su base annua). All’interno del comparto dei conigli gli scambi evidenziano una situazione di equilibrio tra domanda e offerta con prezzi che nel corso della settimana si sono mantenuti stabili sulla maggior parte delle piazze e nettamente superiori rispetto ai listini dello scorso anno (+7,7% variazione tendenziale). Sul fronte delle uova la domanda appare ancora sostenuta con recuperi nei corsi per tutte le categorie (+0,6% su base settimanale); il livello delle quotazioni è da considerarsi buono (+6,4% su base annua).

Olio

Nella prima settimana di novembre si è evidenziato un lieve calo nel prezzo medio dell’olio extravergine di oliva sulle maggiori piazze monitorate. Per la precisione il prodotto si è attestato a 4,29 euro al chilo rispetto ai 4,32 della passata rilevazione. Detto ciò si rammenta che la nuova produzione registra scambi e movimenti abbastanza sostenuti, ormai quasi tutti gli impianti sono in attività, anche se le medie riportate risentono ancora dell’alternarsi tra nuova e vecchia produzione. Resta comunque una lieve tendenza al ribasso.

Anche il prodotto lampante fissandosi a 1,54 euro al chilo mostra un leggero calo, in controtendenza i listini medi del vergine che si attesta a 2,6 euro al chilo rispetto ai 2,4 di sette giorni fa. La motivazione va in realtà ricercata nell’entrata sul mercato delle quotazioni del prodotto calabrese. Lieve calo anche per gli oli rettificati di oliva e di sansa che perdono entrambi 2 centesimi di euro al chilo. Tra i rettificati di semi si è assistito ad un lieve aumento per l’olio di girasole e mais mentre resta stabile quello di arachide.

Vino

La prima settimana di novembre ha evidenziato un mercato del vino nazionale ancora una volta attivo, anche se la domanda risulta ancora prudente, i prezzi si mostrano per tutte le categorie in leggero graduale aumento. In particolare negli ultimi sette giorni i vini bianchi comuni si sono attestati a 3,11 euro l’ettogrado rispetto ai 3,08 della passata rilevazione, particolarmente attive le piazze emiliano romagnole e laziali. Nel segmento dei rossi l’aumento dei valori medi si fa più evidente facendo registrare un +4%. In questo caso sono un po’ tutte le regioni ad evidenziare questo impulso in aumento, con a capo l’Emilia Romagna ma spaziando dal Veneto al nord della Puglia. Situazione analoga nel comparto delle indicazioni geografiche dove si sono evidenziati aumenti sia nei bianchi che nei rossi, rispettivamente +5% e +7% rispetto a sette giorni fa. Da capofila sempre l’Emilia Romagna. Stabile il mercato delle denominazioni di origine che ha chiuso il mese di ottobre senza evidenziare variazioni di rilievo.

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Avicunicoli, domanda vivace e listini in miglioramento - Ultima modifica: 2019-11-13T17:56:07+01:00 da Redazione Terra e Vita

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