«Il grido di allarme che si è levato in questi giorni dal settore florovivaistico non è rimasto inascoltato. Semi, piante, piante da frutto, fiori ornamentali, piante in vaso, fertilizzanti, potranno essere prodotti, trasportati, commercializzati. E i negozi per la vendita resteranno aperti. Dovunque. Non solo nella Grande distribuzione». Così la Ministra del Mipaaf Teresa Bellanova, nel commentare la faq pubblicata nella notte sul sito del governo che esplicita con chiarezza le attività florovivaistiche consentite ai sensi del Dpcm (articolo 1, comma 1, lettera f, del 22 marzo scorso).
Bellanova: «Florovivaismo fondamentale per la nostra agricoltura»
«Per prodotti agricoli si intendono, e non poteva essere diversamente, le attività florovivaistiche, che rientrano nel raggio delle coltivazioni agricole. Un segmento rilevante – incalza la ministra - come testimoniano i numeri: 100mila addetti in 27mila aziende per oltre 2.5 miliardi di euro di fatturato oltre l’indotto, tra cui la parte relativa alla commercializzazione. Il lavoro congiunto svolto in questi giorni dai nostri uffici con quelli del Ministero dello Sviluppo economico, e con il contributo importante delle Associazioni, mette in salvo un settore determinante per il nostro Paese, fondamentale per la nostra agricoltura. Le associazioni hanno temuto di dover mandare al macero tonnellate e tonnellate di merce. Non sarà così. Adesso possiamo concentrarci su come garantire al settore, anche nel prossimo Decreto legge, ulteriore tranquillità per imprese e lavoratori».
Florovivaismo, Cia: «ora si acquisti italiano»
«L’autorizzazione alla vendita di fiori e piante è un primo passo, adesso tocca al governo rafforzarlo con aiuti concreti ai florovivaisti, valorizzando il made in Italy anche negli ipermercati e nei supermercati». Lo rende noto Cia-Agricoltori Italiani dopo il chiarimento dell’esecutivo sull'attività florovivaistica in questo momento di emergenza sanitaria nazionale da Coronavirus.
«Adesso occorre valorizzare il prodotto italiano – sottolinea Cia – e spetta al governo rafforzare l’azione per il comparto».
Scanavino: «Necessario intervento ad hoc per rilanciare il settore»
«Non abbiamo risolto tutti i problemi, ma questa prima risposta va nella giusta direzione della tutela dei produttori italiani di fiori e piante - ammette il presidente di Cia Dino Scanavino -. Auspichiamo adesso un intervento ad hoc da parte del governo per i produttori e una reale valorizzazione di fiori e piante made in Italy negli ipermercati e nei supermercati, dove ancora oggi è possibile notare in bella mostra prodotti provenienti da Olanda e altri paesi esteri».
Cia-Agricoltori Italiani, da oggi, per rilanciare i consumi, lancia #sceglipianteitaliane.