Il Centro Agricoltura e Ambiente “G. Nicoli” si conferma, ancora una volta, al passo con i tempi e all’avanguardia rispetto alle tematiche correlate con lo sviluppo di un’agricoltura ad elevata sostenibilità: diventa partner di primo piano di importanti progetti per lo sviluppo di innovativi modelli di coltivazione delle colture orticole e della barbabietola da zucchero.
Infatti, il 18 marzo scorso sono ufficialmente partiti i progetti biennali Ortoambiente e Bitbio, finanziati dalla regione Emilia-Romagna all’interno del programma sviluppo rurale 2014-2020 e del bando relativo ai “gruppi operativi del pei per la produttività e la sostenibilità dell’agricoltura”, sottomisura 16.1 focus area 4b.
Strumenti innovativi con il progetto Ortoambiente
Il progetto Ortoambiente ha come obiettivo la messa a punto di strumenti innovativi a elevata sostenibilità ambientale per la difesa dagli attacchi dei principali insetti dannosi sulle principali colture orticole.
Il gruppo di lavoro, costituito da Centro Agricoltura e Ambiente, Consorzio Agribologna, Università di Bologna, Dinamica e alcune importanti aziende agricole, si concentrerà sullo sviluppo di trap-crop per combattere le infestazioni di insetti dannosi, come miridi e altiche e sull’impiego di fasce di piante nettarifere per favorire l’azione degli insetti utili in grado di controllare gli afidi.
Difesa a basso input con il progetto Bitbio
Il progetto Bitbio si propone la messa a punto di strumenti di difesa a bassi input per la barbabietola da zucchero in agricoltura biologica e integrata.
Il gruppo di lavoro, in questo caso costituito da Centro agricoltura e ambiente, Coprob, Università di Bologna, FederBio Servizi, Fondazione per l’Agricoltura F.lli Navarra e Centoform si occuperà della messa a punto di tecniche di difesa per la barbabietola da zucchero in agricoltura biologica basati su un approccio agroecologico, al fine di razionalizzare l’uso dei prodotti fitosanitari, e migliorare la qualità delle risorse idriche.
Valorizzazione della biodiversità
Questo approccio basato sull’uso di cover crops consociate alla coltura e sull’impiego di macchine innovative per il diserbo meccanico, consentirà una valorizzazione della biodiversità funzionale, con benefici sui servizi ecosistemici in azienda e sul risparmio idrico.