Giornata dedicata all’agricoltura nel corso degli Stati Generali dell’Economia a Villa Pamphili. I rappresentanti del settore primario si sono confrontati nel corso della mattinata prima con il Premier Giuseppe Conte e poi con la ministra Teresa Bellanova.
Procedure che non siano sovrumane
«Serve una decisa accelerazione dei tempi per l'erogazione delle risorse, procedure semplificate e più snelle, una maggiore flessibilità che consenta di alleggerire il carico burocratico per le imprese».
Sono queste alcune delle principali richieste che l'Alleanza delle Cooperative Agroalimentari ha presentato oggi al Governo nel corso degli Stati Generali.
Il mondo cooperativo ha anche sottolineato la necessità di recuperare il gap di competitività che ancora pesa su una parte delle imprese agroalimentari.
«Dobbiamo crescere - ha dichiarato il presidente di Alleanza cooperative agroalimentari Giorgio Mercuri -, farci conoscere ed apprezzare ed aumentare le nostre esportazioni».
Infrastrutture fisiche e digitali
Per far questo occorre secondo Mercuri una grande opera di innovazione del sistema agroalimentare italiano, che dovrà passare necessariamente attraverso le infrastrutture, fisiche e digitali.
«Non possiamo immaginare uno sviluppo del comparto se non verranno realizzati quegli interventi infrastrutturali che il mondo agricolo aspetta da anni. L'Italia è all'undicesimo posto tra i Paesi dell'Unione europea per autostrade, aeroporti e reti ferroviarie, con una intensità di infrastrutture che è meno della metà rispetto ai Paesi Bassi, primi in classifica».
«Quanto all'utilizzo di internet, è purtroppo ancora poco diffuso nel Sud e nelle Isole. Ci sono aziende che operano in zone del paese in cui non arriva la fibra. Dobbiamo necessariamente recuperare il gap di infrastrutture materiali e immateriali per rendere competitive tutte le aziende, attraverso l'introduzione su vasta scala di tecnologie di nuova generazione e di reti innovative e con processi di sistema innovativi di agricoltura 4.0 come la blockchain».
Solo in questo modo si può far crescere il nostro export agroalimentare secondo Mercuri.
«Occorre puntare ad un riposizionamento nel mercato interno ed internazionale di quella parte di Italia che oggi è esclusa perchè non riesce a movimentare e ad esportare le proprie produzioni».
Aumentare la capacità produttiva
«Dobbiamo anche aumentare la nostra capacità produttiva, dal momento che siamo deficitari di materia prima in diversi settori, con l'eccezione di vino, formaggi ed ortofrutta». «Se la filiera agroalimentare è riuscita a garantire cibo sugli scaffali durante tutta l'emergenza covid19, dobbiamo attrezzarci ulteriormente perchè potremmo non riuscire a fronteggiare un'altra improvvisa crisi pandemica».
L’Alleanza ha anche ribadito la necessità di proseguire sul percorso di una produzione agroalimentare sempre più sostenibile, in linea con quanto previsto nel piano del Green deal europeo voluto dalla Commissione europea e di continuare a lavorare in sede nazionale e comunitaria per garantire misure di reciprocità negli scambi commerciali con i Paesi terzi.
Tagliare i costi fiscali e contributivi
«Occorre infine un maggiore stanziamento di fondi nazionali destinati all'innovazione e alla ricerca e un'azione che miri a ridurre i costi di produzione, soprattutto nella parte fiscale e contributiva, per consentire alle nostre imprese agricole e agroalimentari di poter competere alla pari con quelle che operano nei principali paesi competitor».