Xylella: l’Ue si accinge ad approvare il nuovo regolamento di contrasto al batterio

    Il sottosegretario L'Abbate: «A fronte della scoperta di nuovi focolai in Francia, Spagna e Portogallo, la Decisione di esecuzione (UE) 2015/789 diverrà un vero e proprio regolamento». Il Comitato fitosanitario permanente Ue discuterà lunedì 13 e martedì 14 luglio, a Bruxelles, il nuovo testo elaborato negli scorsi mesi

    Il Comitato fitosanitario permanente Ue discuterà nella prossima seduta, lunedì 13 e martedì 14 luglio, a Bruxelles il nuovo testo elaborato negli scorsi mesi, nonostante i rallentamenti causati dalla Covid-19, sul contrasto alla Xylella fastidiosa, testo sul quale i Paesi membri sembrano aver trovato l’accordo. Nell’assise saranno valutati anche gli spunti ricevuti dalla consultazione pubblica voluta dall’Ue e conclusasi il 7 luglio.

    Lotta al batterio: le principali modifiche in discussione

    Tra le principali modifiche in discussione c'è la riduzione dell’area soggetta a taglio obbligatorio intorno alle piante infette

    «A fronte della scoperta di nuovi focolai in Francia, Spagna e Portogallo, la Decisione di esecuzione (UE) 2015/789 diverrà un vero e proprio regolamento – dichiara il sottosegretario alle Politiche agricole, Giuseppe L’Abbate –».

    «Fermo restando l’abbattimento immediato delle piante riscontrate infette per sottrarle all’azione di diffusione dei vettori, la cosiddetta sputacchina, tra le principali modifiche in discussione vi è la riduzione dell’area soggetta a taglio obbligatorio intorno alle piante infette: il raggio si riduce a 50 metri dagli attuali 100, limitando l’impatto ambientale e le azioni legali avanzate dagli operatori, con forte incremento delle analisi a tutte le piante intorno».

    «Sono rivisti, inoltre, i criteri di delimitazione dei focolai, con la proposta di dimezzare l’ampiezza della zona cuscinetto, che passa da 10 a 5 km nel caso delle aree gestite con misure di contenimento come la Puglia. Anche la zona di intervento obbligatorio (contenimento) viene ridotta dagli attuali 20 km a 5 km».

    Restrizioni commerciali solo per specie vegetali ospiti della subspecie presente nell’area delimitata in questione

    Il nuovo Regolamento Ue sarà meno penalizzante per i vivaisti

    Una grande novità per la commercializzazione è rappresentata dalla modifica che prende in considerazione solo le piante ospiti caratteristiche di ogni area infetta, aggiunge L’Abbate –.

    «Le restrizioni alla movimentazione e commercializzazione delle piante, prodotte all’interno di ogni zona delimitata, sono applicate alle sole specie vegetali ospiti della subspecie presente nell’area delimitata in questione.

    Ci siamo battuti molto per la tutela dei vivaisti che hanno subito, loro malgrado, penalizzazioni senza esserne assolutamente artefici. Con il nuovo Regolamento ci auguriamo di risolvere finalmente questi aspetti, inclusa l’eliminazione del buffer di 100 metri libero da piante infette per i siti indenni autorizzati in deroga».

    Passaporto piante anche per movimentazione all’interno delle aree demarcate

    Il principale punto ancora in discussione riguarda la previsione di utilizzo del passaporto delle piante anche per la movimentazione all’interno delle aree demarcate

    Il principale punto ancora in discussione riguarda la previsione di utilizzo del passaporto delle piante anche per la movimentazione all’interno delle aree demarcate, così da allinearsi alle disposizioni del Regolamento di base del settore fitosanitario.

    «Sarà necessaria una chiara differenziazione dei passaporti associati alle piante prodotte nei siti autorizzati con protezione fisica completa, destinate all’esterno dell’area demarcata, dai passaporti che accompagnano le piante prodotte in siti senza protezione fisica, destinate alla circolazione interna all’area demarcata.

    È intenzione della Commissione, infine, intensificare le attività di monitoraggio intensivo basate su criteri statistici di indagine: una metodologia che sarà applicata a partire dal 2021 per le sole aree demarcate e dal 2023 per il restante territorio indenne dell’Unione europea».

    Un altro olivo infetto nel focolaio di Locorotondo (Ba): è il 28°!

    Intanto si estende ulteriormente il focolaio di X. fastidiosa recentemente individuato a Locorotondo (Ba). Sul sito istituzionale “Emergenza Xylella” è stato pubblicato un nuovo aggiornamento dei risultati della campagna di monitoraggio in corso (comunicazione Selge n. 149 del 2020) con due nuovi olivi positivi, uno dei quali a Locorotondo (il secondo è in agro di Francavilla Fontana), nel cui focolaio il numero delle piante ritrovate infette sale a 28.

    Il rinvenimento è avvenuto a seguito del campionamento, ancora in corso, delle piante ricadenti nel raggio di 100 metri delle 27 piante positive, 23 delle quali già abbattute, ritrovate nelle scorse settimane.

    Il nuovo ritrovamento amplia ulteriormente il focolaio, questa volta in direzione sud, aggiornando la lunghezza dell’asse maggiore che supera adesso i 310 metri! La cartografia del sito istituzionale riporta un consistente numero di piante, indicate con triangolini celesti, in attesa di analisi, al termine delle quali si dovrebbe avere la delimitazione definitiva del focolaio. 

    Xylella: l’Ue si accinge ad approvare il nuovo regolamento di contrasto al batterio - Ultima modifica: 2020-07-11T17:45:18+02:00 da Giuseppe Francesco Sportelli

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