Nell'ultima settimana di luglio rialzi in quasi tutti i listini dei prodotti agricoli elaborati da Ismea. Bene soprattutto i suini e le galline. Recuperano terreno i grandi grana Dop e comincia a muoversi verso l'alto anche il prezzo dell'olio evo. Ancora fermi i vini, in attesa della nuova vendemmia. In calo solo i bovini da ristallo.
Caseari, grana in rialzo
Per i due formaggi grana a denominazione, il mercato nazionale si mostra lievemente più dinamico con scambi più attivi e i listini che recuperano alcune posizioni, soprattutto riguardo al Parmigiano Reggiano Dop. I listini del Reggiano 12 e 24 mesi incrementano mediamente di 5 centesimi sulla maggior parte delle piazze, mentre sia a Parma che Mantova i rialzi toccano i 10 centesimi al chilo, portando così la varietà più giovane ad una quotazione media nazionale di 7,72 euro/kg (- 30,8% variazione tendenziale) e il 24 mesi a 9,71 euro/kg (- 25,9% variazione tendenziale).
Gli operatori, nonostante i consumi interni non siano proprio entusiasmanti, dichiarano comunque un miglioramento dei flussi di scambio rispetto alla scorsa settimana. Per il Grana Padano Dop, alla totale stabilità dei listini su tutti i centri di contrattazione, si è contrapposto solo un lieve aumento (+5 centesimi) dello stagionato 16/24 mesi a Mantova, scambiato a 8,37 euro/kg. Situazione ancora stazionaria per le materie grasse e i burri, come per gli altri prodotti del comparto.
Bovini, giù i capi da ristallo
Anche questa settimana i prezzi degli animali da ristallo mostrano contrazioni diffuse nei diversi centri di contrattazione. Nello specifico si assiste ad una marcata contrazione su Modena dei baliotti di pezzata nera, che passano da 1,92 a 1,77 Euro/Kg di peso vivo (-7,8% var. cong.). Gli animali vivi da macello mostrano variazioni ridotte e per lo più di segno negativo, come il -0,22% delle manze, il -0,19% delle vacche, la stabilità della scottona. Migliori le performance dei vitelli e vitelloni, per i quali a fronte di una sostanziale tenuta si registrano incrementi sulle piazze di Grosseto e Perugia. Per il Centro Italia, gli operatori segnalano infatti, una ripresa dei consumi soprattutto sul canale Ho.re.ca a fronte di un’offerta piuttosto debole.
Avicunicoli, rialzi generalizzati
La trentunesima settimana del 2020 fa registrare di nuovo dei recuperi su molte delle categorie merceologiche del comparto avicunicolo. Vediamo che i polli pesanti (+2,03% variazione congiunturale) recuperano in misura maggiore dei leggeri (+1,88% variazione congiunturale), grazie ai contributi di quasi tutte le piazze rilevate. Alla stessa stregua anche le anatre (+2,81%), le faraone (+2,1%), le galline (+3,97%) mostrano corsi in aumento rispetto a sette giorni fa.
I conigli vivi questa settimana arrestano la discesa e mostrano una sostanziale tenuta sulla maggior parte dei centri di contrattazione, ad eccezione delle piazze di Arezzo e Verona che riesco a spuntare qualche centesimo in più rispetto ai precedenti listini. La produzione di uova di gallina è allineata alla domanda, comportando una stabilità diffusa per tale prodotto su scala nazionale.
Suini, la domanda vivace spinge i prezzi all'insù
Gli indicatori del mercato suinicolo proseguono saldamente verso l’aumento, soprattutto per quanto riguarda i suini da macello, con una domanda vivace da parte delle piccole e medie ristorazioni e dagli agriturismi, mentre meno incisiva è la domanda della ristorazione presso le città più importanti. Relativamente ai suinetti da allevamento la seduta della Cun si è chiusa con la mancata formulazione del prezzo, con conseguenti tensioni tra le controparti. Movimentazioni caratterizzano i listini dei tagli della carne dei suini. Significativa è la crescita dei prodotti destinati al consumo fresco, mentre quelli destinati all’industria di trasformazione registrano un lieve aumento, ad eccezione della coscia e del lardo che risultano stabili.
Vino, attenzione rivolta all'imminente vendemmia
Il mese di luglio si chiude senza variazioni rilevanti sul mercato dei vini nazionali. Le contrattazioni restano limitate. L’attenzione degli operatori è rivolta ai lavori in vigna vista la vendemmia imminente.
Il maltempo con grandinate a macchia di leopardo avvenute nelle regioni del nord negli ultimi giorni hanno intensificato il lavoro in campo. Al momento la qualità delle uve lascia soddisfatti i produttori.
Olio, listini in ascesa per l'extravergine
Prosegue il trend crescente dei listini medi dell’olio extravergine nazionale. I valori medi registrati per questa varietà, infatti, nell’ultima settimana del mese di giugno si attestavano a 3,40 euro al chilo, oggi si rilevano 3,60 euro al chilo (+6%). Puglia e Calabria sono le regioni che maggiormente movimentano il mercato e ad ora le informazioni raccolte evidenziano una quantità di scambi comunque limitata.
In lievissima crescita in questo mese di luglio anche i listini medi dell’olio vergine, stabili invece i valori registrati per l’olio lampante di oliva.
Sul mercato all’ingrosso degli olii raffinati, sia di oliva che di semi, le quotazioni medie registrate per il mese di luglio non hanno evidenziato variazioni rilevanti. Stabili anche i mercati esteri rilevati.