I fanghi di depurazione concimano e aiutano l’ambiente

fanghi di depurazione
L’impianto di stoccaggio dei fanghi del Caa
Il ciclo della CO2 nell’esperienza del Caa Giorgio Nicoli

I fanghi di depurazione o biologici sono il risultato dei processi cui vengono sottoposti i reflui (nel caso dei fanghi civili si tratta di reflui fognari di provenienza domestica o a questi assimilabili), per ottenere la depurazione del veicolo liquido che li caratterizza, prima della sua reimmissione come acqua depurata nel reticolo idrico superficiale.

Il valore agronomico dei fanghi di depurazione è dato in primo luogo dalla loro dotazione in carbonio organico, che deriva dai processi di digestione e stabilizzazione della sostanza organica fresca contenuta nei reflui fognari.

L’interramento di tali materiali nel terreno agricolo, con il conseguente sequestro del carbonio in essi contenuto, è quindi in grado di contrastare quei processi di impoverimento organico che sempre più spesso si riscontrano nei suoli agrari dei nostri areali mediterranei.

Il Centro Agricoltura Ambiente “Giorgio Nicoli” Srl si occupa da quasi 30 anni di riutilizzo agricolo di fanghi di depurazione, avendo individuato nell’impiego di questi materiali la possibilità di surrogare le classiche fertilizzazioni organiche a base di letame.

A supporto dell’attività, Caa ha realizzato uno studio sul bilancio complessivo del ciclo dell’anidride carbonica legato al proprio impianto di stoccaggio che ha una capacità puntuale di 18.360 t e potenzialità annua di trattamento di 55mila t.

Facendo riferimento ai dati relativi all’anno 2019 sono state quantificate le emissioni prodotte dai mezzi utilizzati nel corso delle varie fasi previste dal protocollo operativo (trasporto, gestione dell’impianto, distribuzione in campo) a confronto con gli aspetti positivi legati al recupero in agricoltura (sequestro CO2 nel terreno, valore di sostituzione dei fanghi rispetto ai fertilizzanti di sintesi) espressi come mancate emissioni in atmosfera (vedi tabella).

La distribuzione in campo
Bilancio dell’anidride carbonica
Attività e azioni Emissioni CO2 (t) Sequestro CO2 (t)
Conferimento dei fanghi all’impianto di stoccaggio (R13) 417,90 -
Conferimento dei fanghi verso le aziende agricole (R10) 98,70 -
Movimentazione e carico del fango biologico in impianto 75,52 -
Caricamento in campo e distribuzione del fango biologico 81,10 -
Sequestro del carbonio nel terreno - - 2.891,41
Carbonio bloccato nel terreno come carbonato e bicarbonato - - 674,66
Mancate emissioni da sostituzione dei concimi azotati - - 716,28
TOTALI 673,22 - 4.282,35

Dai dati raccolti, emerge un bilancio nettamente favorevole al recupero dei fanghi di depurazione in agricoltura e che porta a concretizzare in 4.282,35 t di CO2 le mancate emissioni e il sequestro ottenuti rispetto alle 673,22 t di emissioni prodotte.

Va sottolineato come i valori ottenuti rappresentino una quantificazione del contributo ambientale che l’attività di recupero in agricoltura dei fanghi biologici di depurazione è stato in grado di garantire, nella declinazione pratica rappresentata dal caso specifico di studio.

Attraverso l’adozione del recupero in agricoltura dei fanghi si è così contribuito all’azione di contrasto del fenomeno ambientale noto come effetto serra e alla conseguente mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici, applicando una strategia che si può considerare a pieno titolo aderente ai principi virtuosi dell’economia circolare.

Occorre comunque ribadire che soltanto l’impiego di materiali di certificata qualità e la correttezza della gestione operativa può garantire l’azienda agricola rispetto alla compatibilità agronomico-ambientale della pratica di recupero in agricoltura dei fanghi biologici di depurazione.

Per informazioni

I fanghi di depurazione concimano e aiutano l’ambiente - Ultima modifica: 2020-09-11T09:15:22+02:00 da Redazione Terra e Vita

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