Dal 17 marzo al 17 maggio gli imprenditori agricoli lombardi che operano nelle aree svantaggiate di montagna potranno presentare la domanda per ottenere indennità compensative grazie al bando con una dotazione finanziaria di 17,5 milioni di euro aperto dalla Regione Lombardia. L'iniziativa prevede l'erogazione di un contributo annuo commisurato ai maggiori costi di produzione e ai minori ricavi delle imprese agricole di montagna, causati dagli svantaggi naturali e strutturali cui sono soggette. Un premio annuale per ettaro di superficie il cui importo sarà commisurato alla tipologia colturale. Nel caso delle superfici dedicate a e prati, all'altimetria e alla pendenza.
Obiettivo contrastare l'abbandono delle aree agricole montane
«Vogliamo contrastare l'abbandono delle superfici agricole di montagna che, solo se utilizzate e governate, possono concorrere a garantire un reale presidio del territorio, la salvaguardia della biodiversità, la prevenzione del rischio idrogeologico e dell'erosione dei suoli – ha detto l'assessore regionale all'Agricoltura Fabio Rolfi –. Il mantenimento e la valorizzazione dell'agricoltura di montagna contribuiscono alla protezione dell'ambiente e contrastano lo spopolamento di queste zone – ha aggiunto l'assessore –. Lo scorso anno abbiamo investito 4,6 milioni di euro per finanziare 366 opere di terrazzamento e muretti a secco, infrastrutture necessarie per chi coltiva la terra in alta quota. È chiaro che il sostegno va accompagnato alla promozione dei prodotti e su questo stiamo lavorando con le associazioni agricole per fornire agli agricoltori strumenti efficaci e innovativi».
«L'obiettivo per la prossima Programmazione agricola della Lombardia è realizzare una sezione specifica per la montagna, per integrare le attuali misure e dare continuità e organicità agli interventi – ha concluso Rolfi –. La necessità principale oggi è quella delle infrastrutture, fisiche e digitali, per mettere i produttori nelle condizioni di lavorare abbattendo gli svantaggi logistici».